venerdì 30 settembre 2022

Dura la Vita

Meloni verso la presidenza del Consiglio, la presidente del Pd verso casa. Devo dire scomodando ancora Gnassi, intento a medicare le ferite nell'orgoglio per la sconfitta patita da Morone che mentre la leader di Fratelli d’Italia si guadagna l’investitura a Palazzo Chigi, Valentina Cuppi (terza in lista proporziopnale) non è stata eletta. Doveva avere il "paracadute" sicuro, dato solo al'ex principe cittadino. Due gli aspetti eclatanti: a sinistra la retorica sulla parità di genere è stata un fallimento ed un incentivo per votare a destra, mentre la Valentina Cuppi, presidente del Pd è rimasta a secco,  candidata soltanto in terza posizione nella lista proporzionale di Bologning. Rimane la Elly Schlein, la femminista presunta leader femminile. Anche la Boldrini ha preso la sua razione di fischi. La psicanalisi congressuale è iniziata. Hanno usato giovani sardine e donne come simboli per confermare i precari equilibri esistenti. Anche a Rimini nella nuova giunta, una fotocopia leggermente migliore della precedente per l'assenza di Brasini, trovate un miscuglio di generi e origini. Si sono accorti che non paga più nonostante siano sorretti dalla nutrita stampa e..propaganda e dalle "confortanti" interviste di Spadazzi. Devo anche dire che l'arrivo della Meloni sta scombussolando il panorama politico. Non s'aspettavano una sconfitta senza attenuanti. Si rifugiano nella guerra e nelle accuse alla Russia di "evirarsi" i tubi da sola. Intanto sono pronte nuove sanzioni. Abbiamo scoperto a chi rovinano vita e lavoro. Con i quattro buchi nel gasdotto russo, hanno messo in crisi anche la potente Germania. Altro errore colossale. Il casting usato in questi anni dal Pd ha portato esempi davvero singolari che (una volta) non arrivavano alla sedia di un quartiere del forese. Nessuno conosceva la Presidente del Pd. Niente di nuovo è successo anche a Rimini avere segretari che tenevano la poltrona per conto di altri. Poi gli hanno trovato il Metromare. Ma questa è un'altra storia che nessuno vorrà scrivere.
massimo lugaresi