mercoledì 28 settembre 2022

Gli Spazzini

Non hanno fatto scintille elettorali ma sono vivi. Direi più di prima. Si avviano alla raccolta indifferenziata nella politica. Il risultato del Pd, per loro, era importante ed hanno gufato vittoriosamente. I due leader con poca roba ma originali, si avviano alla fondazione di un nuovo partito. L'accozzaglia prevista è sempre quella: democratici, europeisti, liberali e grillini alla Gigetto, in eventuale (?) fuga da Melenchon Conte. Cercheranno anche di rubare i centristi della Meloni. Al momento sembra impossibile, ma la storia ci insegna a non disperare. Berlusconi è ritornato quello di una volta. La Fascina ha imparato il mestiere velocemente. Il Partito Democratico si lecca (male) le ferite, consegnandosi agli haters di professione. E' caduto il fascismo dei giornaloni. Sembra un ritorno al passato. Nei momenti di crisi si apriva un Congresso, poi arrivò Ochetto. Un gioco al buio, non solo per le restrizioni di Draghi che colpiranno per anni. Non esiste strategia, idea, proposta, iniziativa e nemmeno i garantiti di una volta. Fanno presto a passare dall'altra parte. Donne e giovani hanno affossato il Pd, consegnando fiducia alla Meloni. Un colpo doppio, quasi mortale. Ha cancellato venti anni di bugie, ipocrisie, balletti, mutande arcobaleno, jus soli e transgender per forza. Il Terzo Polo assomiglia maledettamente alla famosa Third Way, usata da tutti quelli che avevano poche idee, ma confuse. Traducendola alla Renzi, significa cercare di fermare la destra ed andare avanti con Draghi. L'onda definita, (naturalmente) nera, ha sommerso anche i Due Spazzini, disponibili a raccogliere tutto. Un altro tentativo disperato di trovare una comoda posizione tra una destra sempre più numerosa ed un nuovo "populismo" rappresentato dalle nozze tra piddini e grillini, benedette da Repubblica, senza mostrare apparenti "rossori" editoriali. Officia e scrive: Lucia Annunziata.
massimo lugaresi