mercoledì 7 settembre 2022

Sei Mesi

Nel prossimo (certo) governo "populista" di centrodestra, la presenza di Berlusconi, con fidanzata e cane, dovrebbe rappresentare un addolcimento ed una possibile speranza, per la propaganda di Repubblica e La Stampa. Rampini ha raddoppiato le bretelle, mentre l'americano Riotta cerca di rianimare Biden. Secondo gli aruspici del piddismo, ormai scomparso, la Meloni è sicura di vincere, però le hanno concesso al "massimo" sei mesi. Il tempo che la benevolenza della propaganda associata alle intelligence americane, concede agli scribi de La Stampa. Non importa se il governo sarà "stravotato" dai cittadini. Piccolezze che la Baia dei Porci ha cancellato. Dopo oltre venti anni, rosicati da governi impresentabili, con premier mai eletti, serviti a Gnassi per organizzare gite in bicicletta, riprese, metro per metro, dai due giornali, il Pd è arrivato a quel capolinea che il Metromare non conosce. A proposito i "debiti" dell'opera più cretina, sempre dopo il Palas, quando saranno di dominio pubblico? Stanno già preparando un look nuovo per Bonaccini, lo stile sarà sempre quello "mimetico" della Ditta Zelensky? Ha avuto un successo strepitoso al punto che i Russi si "bombardano" da soli, rinchiusi nella centrale nucleare. Guerra di bugie. Il tentativo radical chic con Letta è stato una dimostrazione d'arroganza e gravidanza assistita dai giornali. Non riescono a contestare la vittoria della Ducetta che si dimostra (fin troppo) più "occidentale" di Draghi, ma prevedono solo 180 giorni prima che i Responsabili si mettano in agitazione con Calenda. Hanno individuato tre filoputiniani: Tremonti, Berlusconi e naturalmente Salvini. Rischiano di far finire il governo Meloni prima di iniziare. La leader "sovranista", termine obbligatorio, con compagno..compagno, è favorita nei sondaggi, ma i problemi inizieranno il giorno dopo le elezioni. Putin ha trovato la manopola del gas giusta per riportare le verità nascoste. Una guerra non ha giustificazioni, ma se è annunciata da almeno otto anni, diventa, un'altra volta, la scusa americana, in panne presidenziali, per affidarla ad altri a suo nome e ..dollari, allora saltano i buonismi e le nostre stupide convinzioni. Le sanzioni uccideranno prima l'Italia, poi si vedrà. Il Berlusconi che gira ancora con una scorta, come valesse 30 punti è il pericolo del centrodestra. Salvini sarà l'alleato più fedele della Meloni. Doveva dedicarsi ai selfie, non fare politica casa per casa e portare dal 4 al 34,3 % il fallimento di Bossi, per mantenere i Giorgetti. Una mezza tacca che deve baciare il terreno del Truce. Questo vale per tutti i governatori anche i "fighetti" del Friuli. Senza Salvini non li avrebbero conosciuti nemmeno in famiglie ristrette. Manca poco, ma la propaganda disperata ha già cominciato a ridurre il gap tra le due coalizioni. Costa poco, basta avere il 98% dei giornali con il 2 rimanente che conta niente. Cosa dice il Carlino, nei pranzi quotidiani, con vestito scuro premonitore? 
massimo lugaresi