Il lottatore in camicina bianca slim di Piccadilly con le maniche arrotolate
come i lavoratori del braccio e della mente, alla fine è riuscito ad
acchiappare quel tram chiamato desiderio, destinazione Roma. In realtà è stato possibile grazie al paracadute della lista proporzionale (non è
arrivato primo nemmeno lì), garantito dalla “Ditta PD”, il partito da cui il Principe si è tenuto sempre alla larga, Il valore aggiunto sono Me ! Ha
sempre urlato negli incontri della coalizione di sinistra. LUI E’ Lui e tutti
gli altri meschinetti vivono e vengono eletti di luce riflessa dallo
splendore del Principe… Jamil compreso, l’Unto prediletto. Al principe
insomma il c… non fa difetto, infatti senza questa duplice combinazione
(c… /proporzionale), sarebbe rimasto a “casa Vianello S. Giuliano”. Ha il
fiuto del cane da trifola per annusare la poltrona giusta. Sa coltivare
le amicizie che contano, cambiandole alla bisogna con una certa
disinvoltura ed è animato da quel carattere particolare, da quella gentile
supponenza, da quella sana “ignorantezza romagnola” che tanto piaceva
a Fellini, che gli fanno raggiungere obiettivi inaspettati. Ciò detto un dato
è incontrovertibile. Lo sconosciuto Morrone, il forlivese che gira a
Rimining con il Tom Tom, quello che a malapena sa dove si trova il Borgo
dei parcheggi e dei ristoranti in strada, quello che deve essere
accompagnato a Santa Giustina per parlare di variante alla statale o di
depuratore, ti ha piazzato un sonoro 50 – 1, battendo il Principe
pressocché in tutti i Comuni di quella Romagna che LUI tanto ama e per la
quale lotterà fino alla stremo delle forze di opposizione. Il Principe
secondo il proprio discutibile gusto, assecondato da utili personaggi in
“Master plan” ha stravolto una bella Città, calpestandone l’urbanistica e
umiliando la sua Storia. Distrutto il centro storico e favorendo
smodatamente la grande distribuzione, alla quale non si nega né una
piscina, né un sottopasso. Alla fine dovrà ringraziare il compagno
Melucciov e i suoi fedelissimi, i quali tenendo aperte la porta della
Federazione e non solo quelle delle feste e dei locali pubblici ha reso
possibile al “LOTTATORE” il biglietto per Roma. La “DITTA/PD” ormai si è
ridotta ad una cerchia radical-chic fatta di dipendenti pubblici,
funzionari, burocrati e pensionati garantiti. Hanno smarrito il senso del
lavoro e sono lontani dai problemi della maggioranza delle persone,
concentrati, come sono, dietro alle grandi questioni discusse nei salotti
intellettualoidi della sinistra di Repubblica o del Corriere. L’elettorato ha
premiato quelle forze assistenzialiste (5 Stelle) e le forze di centro destra,
nella speranza che rappresentino le classi lavoratrici meno garantite, il
mondo del lavoro autonomo, delle libere professioni e dei dipendenti
privati. Nel frattempo aspettiamo una bella Festa Gnassi Street Parade,
dove se la canteranno e se la suoneranno. Auguriamo a tutti gli eletti dal
Popolo un buon lavoro al servizio del Paese, per il bene di tutti e non
solo di qualcuno.P.S.
l’art. quinto recita… chi è stato eletto ha vinto (un bello stipendio). Ma
questa volta difficilmente al grido: il Popolo ha fame! basterà
rispondere dategli uno spritz o il reddito di cittadinanza … che tanto
anche la Curia è d’accordo.
Catone il Censore