mercoledì 14 settembre 2022

Tre Domande

Putin sta scappando, Pd "flirta" con la Meloni, Terzo Polo? Sono questi i leit motive di quasi tutta la propaganda a cui si è aggiunto anche il "grosso" Guido Crosetto", spin doctor della prossima Premier. Si parte dall'assioma, non contestabile, che il centrodestra vincerà. La curiosità mescolata alla paura democratica è solo sullo scarto tra le due coalizioni. Può anche portare un nuovo presidente, magari eletto. Mattarella ha già premiato troppo. Cosa poteva fare la propaganda all'italiana, quella che sta discutendo quanta rovina ci cascherà addosso nei prossimi mesi per le sanzioni che abbiamo donato alla Russia. Nessuno chiede di "revocarle" ed iniziare un percorso diverso, simile alla pace? Dove andiamo a finire, accendendo e spegnendo luce e calore? Una strada troppo uguale a quella ellenica. Le speculazioni non hanno alcuna attinenza con la guerra altalenante. Vogliono costringere Putin a farla davvero con risvolti paurosi. Intanto hanno tacitato e messo sulla carrozzella, guidabile, Papa Francesco. Presto verrà messo da parte. Tra le scuse puerili c'è anche quella di Letta  "Eau de France": abbiamo sprecato l'occasione del governo Draghi. Doveva fare campagna con Resilienza e Scuola, i due ministri che ricordano (meglio) l'Azzolina. Il panico elettorale corre sul filo rotto del Pd. Letta arriva perfino a dire che la partita è ancora aperta..forse a Rimini. Non è servito il ricordo del fascismo o la paura che in Europa gli Orban si moltiplicassero, come stanno facendo perfino nella culla democratica svedese. Il terrore si chiama 70%. Sembra sia una vittoria possibile ed allora chiamano arbitri e lettori del Var, usati (solo) per la Juve. Arriveranno voti per posta? Ciellini, Renziani e Calende con i Fratoianni, voteranno compatti per la salvezza democratica? La propaganda ha trovato la soluzione, sembra quella per la guerra di Biden, servita a Zelinsky per una mostra di magliette. La Meloni e Letta stringono le mani di nascosto e (sembra) sia volato perfino un bacino affettuoso, con un arrivederci a dopo. Vogliono comprare, come hanno fatto per venti anni, quello che i cittadini non concedono. Facile farlo con Berlusconi, più arduo con la Meloni. Vivono con questi espedienti, come "clochard" della politica. Non si vergognano, abituati a tutto pur di non perdere il loro ossigeno naturale, si chiama potere, costa molto, colpa delle sanzioni.
massimo lugaresi