mercoledì 12 luglio 2023

Finalmente

Ho letto (finalmente) su Dagospia, uno dei miei (due) punti di riferimento per capire il Pd, un articolo (finalmente) utile a tutti. Prima di cianciare delle maternità surrogate, ma prenotate dai miliardari del genere piddino che fanno riferimento alla Schlein, perchè non si affronta il problema delle adozioni? Come per tutte le "giustizie" l'attesa è surreale e le modalità nebulose. Ci vuole la raccomandazione? I badanti della democrazia potrebbero organizzare una attenta circospezione, abbandonando solo per un pò, i fratellini d'italia. In Italia l'iter per evere un affidamento dura, almeno 4 anni. I tribunali minorili sono come quelli maggiorenni, i percorsi preparatori per gli aspiranti genitori sono come quelli per entrare in una università ed ambire fare il medico. Molte coppie e diplomati rinunciano. 
In Italia si diventa genitori solo per rapporto biologico, sconsigliato in ogni pride. Genitori per contratto? No, grazie. La denatalità è un problema, dobbiamo incentivare gli sbarchi per ridurla? Il governo ne fa un tema (condivisibile) di bandiera. Le coppie omogenitoriali che all'estero hanno fatto ricorso alla maternità surrogata, in Italia possono usare solo l'adozione speciale. Procedimento che richiama la presenza di un giudice ed il rispettivo tribunale. Segnale inquietante, con rischi in seguito, come l'impugnazione dell'atto. Un percorso lungo e dall'esito incerto, un limbo di anni, come denunciano le famiglie arcobaleno, interessate al mercato surrogato. L'adozione ordinaria, opzione a cui hanno accesso le coppie eterosessuali, al momento è esclusa. È possibile, seppure difficile, l'affido, ma quello che succede il più delle volte è che le coppie omogenitoriali che si iscrivono agli elenchi non vengono mai richiamate. Quanto alle trascrizioni degli atti di nascita all'anagrafe dei Comuni, il problema è il vuoto legislativo, e per i papà è una strada che finisce quasi sempre con l'impugnazione. La vita di una coppia (finalmente) "tradizionale" che voglia adottare non è affatto più facile. Anni di attese e di rinvii, di assistenti sociali e tribunali, di psicologi, colloqui e valutazioni: una storia già scritta. Non votate la Schlein.
massimo lugaresi