mercoledì 19 luglio 2023

Mappati Due Volte

La Ministra del Turismo, secondo Repubblica è all'ultima spiaggia. Invece "osa" proporre La Riforma del Turismo. Sembra riminese. Naturalmente, lo spirito che anima il giornale del Pd, alla pari con La Stampa, lo considera un tentativo per uscire dall'angolo del Twiga e della propaganda nemica. La prima fase del trattamento giudiziario è terminata, occorre solo tenere il fochino acceso. Ci pensano lodevolmente i 7/8 giornali alle dipendenze di un partito ormai scom
parso. Se la Meloni, per una ragione nemmeno strana, dovesse andare in crisi e Mattarella fosse costretto (molto) ad indire elezioni, sarebbe la fine certificata degli ultimi filamenti di una sinistra transgender. La Ducetta avrebbe la maggioranza, quasi assoluta, con gli aiuti delle altre forze, perfino gli Azzurri ritornerebbero più forti. La carcassa sarebbe ripulita, rinvigorendo anche Conte, rappresentante di un fallimento ormai storico. Nascosto al pari di Draghi. La Meloni sta imperversando: viaggia, incontra, trama senza tregua. L'ultimo successo tunisino è un pugno in faccia alla solidarietà pelosa e scandalosa. Il tema più curioso è però il tentativo, ancora una volta, di spostare un atto di civiltà giuridica: i bandi demaniali. Non parlo dei "compagni" che menano sulle spiagge libere, effettivamente scarse, per un like. Il tema è più complesso di quello che Roberto Biagini ed Il Mare Libero vogliono mostrare. Lo sa benissimo. Per la Riviera il tema è decisivo. La rinascita riminese, non può "non" passare dalla spiaggia rinnovata. Chi sarà in grado di farlo deve essere accompagnato da una previsione del comparto turistico fredda e razionale. Non hai tempo per aspettare. Se vuoi rimanere sul mercato devi essere aiutato, gli altri tanti, troppi, avranno destinazioni necessarie. Avete eliminato, coscientemente, i parcheggi, lasciandoli solo ad (una) grande distribuzione. Non può essere la ragione per cui oggi "tutto" debba essere trasformato in posti auto. Il pegno dei lungomari. I debiti sono molti, attenzione.
massimo lugaresi