mercoledì 12 luglio 2023

Tanto Rumor per Nulla

La Nato aveva promesso di far entrare il paese aggredito dai russi nell’Alleanza atlantica, ma senza stabilire una data precisa. La grande parata a Vilnius si è conclusa con una Finlandia. Eppure i giornali questa mattina titolavano come ci fosse stata una atlantica rivoluzione. Oggi è più importante l'adesione all'Unione Europea. Titolo e ricompensa. L'ingresso nella Nato dell'Ucraina dipende dalla Russia, non dai vassalli europei. Rischiamo una guerra nucleare per Zelensky? Questa è la vera ed unica ragione per cui lo spettacolo Nato ha subito uno stop ruvido. Cosa sappiamo della volontà del popolo ucraino? Viene surrogata dalla propaganda, con la ripetuta solfa della mai vista controffensiva ucraina. Prima la sceneggiata della Nato, poi le possibili iniziative della pace. Gli Stati Uniti hanno fermato le riuscite prove della guerra mondiale, siamo andati oltre la sottile barriera. Quelle commedie quotidiane a cui assistiamo con (spesso) la Meloni come finta protagonista, sono briciole informative per il popolo degli spettatori paganti gli aumenti insostenibili e l'inflazione galoppante. Ci sono quintali di mutui insoluti nelle banche, arrivano sostegni per le sempre più numerose famiglie in povertà e ci rallegriamo riempiendo i treni merci di armi? La storiella che la Russia è in coma politico, militare ed economico non sembra attecchire. Ho l'impressione che sia stato Putin ad usare Preghozin, forse per liquidare od avvisare nemici interni. Il silenzio, quasi annuente, dell'intelligence che conta e comanda, lo dovrebbe confermare. Una Russia allo sbando è un pericolo per tutti, iniziando dalla Cina, sempre più silenziosa leader. Però la riunione è stata un successo, la foto di gruppo con la Giorgia, in castigo a destra, per ragioni di simmetria fotografica, è un leggero insulto. 
massimo lugaresi