domenica 30 luglio 2023

Giorgia On My Biden

Sentita una armocromatica di destra, Giorgia vola da Biden che la incontra con la stessa faccia sorpresa di essere (lui) lì. I democratici americani sono messi peggio dei nostri. Importante è il viaggio di prostrazione politica che offre ai nostri storici padroni. Ha rubato alla sinistra, mescolata ed imbevuta di vecchio antagonismo, anche il podio atlantico. A Repubblica è rimasto uno degli Elkann, nemmeno il migliore. Può sempre essere ingaggiato dalla mia Juve. Meloni porta a Biden il piano anti immigrazione e consegue un altro successo mediatico. L'opposizione è al momento concetto inesistente. Vi ricordate quando, senza Draghi, non andavi nemmeno in bagno? Sta demolendo il concetto della sinistra dei generi e ritagliando un personale prestigio. Può contare sulla (quasi ) scomparsa della presenza francese e tugnina, ma il ruolo di nouvelle protagonista in Europa è suo. Ha ribadito il sostegno all'Ucraina ed il piano per la Tunisia. I campioni dell'esportazione della democrazia, bombardando mezzo mondo, sono spariti o fuggiti da Kabul. Il padrone di casa aspetta il licenziamento dalla Casa Bianca, concedendo a Putin di mettere mani e piedi in Asia, Africa ed Ucraina. Repubblica e La Stampa, rosicanti gemelle, puntano i riflettori sulla Meloni. E' entrata nella Sala Ovale con l'elmetto ucraino ed è uscita tra gli applausi. Stanno indagando sul passato di Giorgia e la costringono a cancellare la via della seta. Sembra abbia pronunciato anche Slava Ukraini, gloria all'Ucraina. Nel profondo distacco di Biden, la premier si è aggiudicata il titolo della più destrorsa ricevuta alla Casa Bianca. E' brava, efficace, ma gioca da sola.
massimo lugaresi