massimo lugaresi
sabato 22 luglio 2023
Il Nostro Futuro
In un anno e mezzo decideremo il nostro futuro. Nel giugno 2024, si insedierà il nuovo Parlamento europeo e, poco dopo, gli americani sceglieranno il loro nuovo presidente. Prima i sudditi poi i padroni. Gli effetti saranno importanti come lo sono stati gli anni di regime democratico, con un barcollante presidente ed una vice, scelta come badante, anche peggio. I democratici stanno ansimando, quelli italiani si spogliano per fare notizia. La propaganda non cambia copione, pensa che il vecchio sia ancora vincente. I pienoni non vengono sbandierati, ma fatti passare come sicuri. I deserti del lunedì vengono addebitati al caldo che spinge in vacanza ma ti rinchiude in casa. Crepe informative che blog e giornali (due) cercano di colmare. Ci rimane, facilmente, il record della delinquenza, stazione e metromare sono i baluardi. Le risposte che la Schlein impone, sono dannose come una grandinata. Dicono che il motivatore sia il giornalista Ruotolo, un grillino in ritardo. Usano quel poco di sindacato esistente più per consuetudine che per forza propria. Troppo facile conquistare l'Italia, una passeggiata con l'aiuto dello sceriffo campano. I giornali di Rimini, non ci raccontano come è diviso il partito di riferimento. A parti invertite sapevamo tutto. Quanto pesa la divisione, sociale, culturale, perfino modaiola? Il prossimo anno di questi tempi si insedierà il nuovo Parlamento europeo, si formeranno nuove alleanze politiche continentali e si eleggerà il nuovo presidente della Commissione di Bruxelles. Qualche mese dopo, a novembre, gli americani sceglieranno il loro nuovo presidente. Saranno momenti decisivi per il nostro futuro. Non sorge il dubbio che il "prolugamento" di una guerra di posizione sia legato all'esito elettorale? Quando la propaganda ci dirà quanti sono i dissidenti in Ucraina? I russi tifano per Trump o il repubblicano che cesserà immediatamente il conflitto inutile. Quale sarà la nostra reazione?