mercoledì 30 giugno 2010

Unità

Gnassi andrà a lavorare alla Festa dell' Unità del Peep, nel passato non ha mai battuto un chiodo o fatto la guardia una notte, era meglio il Rockisland, criticava queste logore manifestazioni, in tanti anni di militanza non ha mai mangiato una salciccia di Fraternali. Prediligeva pub e discoteche, frequentate assiduamente in compagnia di personaggi del tutto estranei alla vita del Partito, qualcuno fungeva da segretario, altri erano interessati a sviluppare idee innovative, era il suo mondo, niente di male, quì è cresciuto il Tourqoise e copiate le Notti Rosa. L'avvento di Veltroni è stato il coronamento della sua visione, un sogno che si avverava e nel contempo permetteva di eliminare i big, eccetto Melucci l'attuale alleato, gli altri sono stati insegnanti o maestri di vita, nessuno di loro però si vantava delle doti del discepolo, Fabbri fece di tutto per sloggiarlo dalla sua Giunta Provinciale. La trasformazione si completa nell'alleanza con il Vice, considerato per anni da Gnassi come il simbolo del vecchio e dello.... gli uomini di Maurizio, testoni incapaci di pensare, una guerriglia consumata in decine di liti, che hanno raggiunto le sembianze di una faida politica, per ricambiare i Melucci Boy's lo consideravano un fighetto colmo di chiacchiere. La lettura che noi diamo della metamorfosi è che i due nemici si siano incontrati ed accordati per esigenze opposte se pur Vitali per entrambi. Melucci, prototipo dell'uomo d'apparato, ha seguito l'evoluzione del partito, per legittimarsi ha cercato e trovato sponda nei poteri forti, in primis Errani, diventando assessore regionale, per Gnassi allearsi con il più forte è endemico, prima Chicchi, Gambini, Fabbri oggi Melucci, su di un terreno estraneo e conflittuale con il Partito e la storia che rappresenta. Si trincerano dietro uno zoccolo duro ma misero di pensiero e consenso, difficile da usare in mezzo alla gente, rimasti in pochi pensano sia la soluzione per spartirsi il niente che rimane.