sabato 26 giugno 2010

La Differenza

A differenza del centrosinistra la minoranza/ maggioranza riminese non ha un Gambini. Non scherziamo, affrontiamo le fatiche letterarie di Sergio con il massimo dell'attenzione che riusciamo a portare alle rare novità politiche riminesi, il prosieguo della lettera intrisa di statistiche impietose sul fallimento comunista e post nella Città, rende il manifesto pubblicato dalla Voce godibile, sarebbe stato un bell'incipit da parte dell'Emma al posto della predicozza alla Marchioni. Siamo posizionati nel crollo della borsa elettorale rossa tra i primi in regione, non ci facciamo mancare nessun primato, puttane, rumori, abusivi, elusivi, demaniali, ambientali, siamo pronti per consegnare dopo Parma e Piacenza la Città che non è mai stata di Fellini ma molto di Melucci a ..Berselli, sempre che la Lega non trovi un candidato che non sia la bagnina provinciale. Bonadonna ha comunicato di non avere rinnovato la tessera che prescriveva per lui un lungo periodo di riabilitazione assistito da Bernabè. Non è il meno uno che preoccupa, ne quanti sono con lui, cominciando dal padre politico, sul giornale di casa che riesce a fare parlare anche Gnassi, non sarebbe male che qualcuno s'occupasse della ragione per la quale dei cattolici storici impegnati nella sinistra siano rimasti solo quelli con carica e stipendio in essere. L'aspetto più preoccupante ed avvilente è lo stato della discussione nel centrodestra, non sono in grado neanche di litigare civilmente, non è giusto addossare tutte le colpe al renzismo che pure è una categoria della politica tra le più distruttive, mancano pochi mesi alla probabile conquista del Palazzo Garampi e del papa sottostante, sentiamo tante voci provenienti dal popolo non compreso nelle elitarie categorie gambiniane, sono disposti a correre il rischio di cambiare in peggio pur di farlo, non avete che l'imbarazzo della scelta per accontentarli.