sabato 19 giugno 2010

Nessuno

Ciao Massimo
Ti scrivo per inviarti alcuni spunti di riflessione, conosci molto bene la situazione politica a sinistra, forse ti può interessare anche cosa succede a destra. Dopo le elezioni regionali il PDL si è abbastanza compattato su Lombardi, tuttavia perdura una forte corrente Renzista di opposizione.  Dietro le quinte è iniziato il toto sindaco, le candidature sono molte, le certezze nessuna. Berselli, Pizzolante, Miserocchi, Ravaglioli sono tutti in corsa, anche Bettamio alla fine vorrà dire la sua. Renzi per ora annusa l’aria, ma non nasconde il desiderio di essere lui il candidato sindaco, magari fondando una lista civica personale, idea nata ad aprile, ora taciuta, mai seppellita. Ha allevato una covata di una dozzina di ragazzi giovani ciechi e fedeli, che possono aiutarlo in tutto. A loro ha già promesso scranni in consiglio e come assessore. Molti più di quelli che potrà distribuire. I nuovi favoriti di Gioenzo sono il giovane Conte Spina e Pracucci presedente della Giovane Italia. Quest’ultimo si è fatto paladino della lotta al nepotismo, contro la casta, e per il riconoscimento del merito. Tuttavia divenuto presidente praticamente senza gavetta, con una madre in consiglio provinciale, ed un fratello che potrebbe essere prossimo genero del Gioenzo non è proprio un esempio dei valori predicati. Poi c’è l’ex giovane Barone e la Cingolani che non molleranno l’osso facilmente. Sotto sotto la lotta dentro An è iniziata, non si vede, ma c’è, nonostante le promesse di Gioenzo qualcuno dubita che ci sia veramente posto per tutti. Gli ex forzisti dal canto loro sono immobili, bloccati da un sistema che non riesce a rinnovarsi, i soliti noti stanno invecchiando comodamente seduti facendo da tappo ad un nuovo che non sa come avanzare.
I soliti saranno candidati, i soliti saranno eletti, cambiamenti probabilmente pochi ed inconsistenti. Stancamente aspettano novità dal vertice, ma se il candidato sindaco non dovesse essere gradito, se dovesse essere veramente un Renzi od un Berselli, allora potrebbe esserci l’ennesimo suicidio politico.
Nel frattempo Zilli fa il battitore libero, tenuto fuori dal direttivo provinciale di partito, avrebbe i voti per una riconferma in comune. Si dice potrebbe accontentarsi del seggio in consiglio provinciale. Nessuno ci crede. Anche Miserocchi aveva annunciato le dimissioni due anni fa, è ancora li. Dau ha l’acqua alla gola, è conscio di poter essere arrivato alla fine, spera ancora nei tempi supplementari. Per ora latita, perso non si sa dove. Perciò se la vista da sinistra è sconfortante, anche da destra lascia delusi, il che spiega la deriva del sistema.


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