martedì 29 giugno 2010

Marasma

Nel marasma democrat del tutti contro tutti, l'aspetto inquietante è l'uso massiccio di slogan: primarie, giovani, rinnovamento. La sensazione sprigionata è quella di un piccolo palcoscenico, un giardino con statua di Pertini sovrastata da case, montano sul palco, inventano un ruolo, senza copione scritto. Idee, programmi, confronti, coerenze, intelligenze sono bandite, è rimasta una piccola casta che vota bulgarmente l'invenzione Petitti ed il giovane Gobbi. Soggetti come Gnassi, Gobbi, Petitti-Bernabè sono stati strenui difensori di questa Giunta, senza esprimere un giudizio, vietando il minimo dibattito, uno scatolone vuoto con la sorpresa del quarantaduenne ragazzo può rappresentare un futuro da votare? Lo stesso giudizio investe gli altri che siedono in Giunta ed in Consiglio, Gamberini, Sceriffo, Suocero, Arlotti, l'inesistente capogruppo rappresentano la continuità di fatto. Molti andranno a casa, cercheranno un lavoro al cilindrone, chi vediamo male sono gli operai di Melucci, se la sono cavata con qualche rallentatore distribuito, lampadine fulminate, buche chiuse e tanti sarà mia cura, che portano due preferenze inutili all'opposizione. La candidatura di Fabbri a Sindaco di Rimini, costringerà i soggetti attuatori del Patto a misurarsi, non sarà il solo candidato speriamo che anche Pazzaglia lo segua, sarà una gara vera, senza trucchi della casta. Non è cattiveria, potremmo dire molto peggio, le regole del gioco politico imporrebbero cadenze diverse, quando si giocherà la partita, già persa, lascerete un cumulo di macerie e Lombardo.