lunedì 11 aprile 2011

Il Futuro

Una parte di Rimini sta veleggiando verso il disastro, arriveranno tagli necessari ma dolorosi, nessuno dei candidati sindaci s'accorge della situazione, sembrano cimentarsi in promesse che non potranno mantenere, la colpa non è del patto di stabilità ma della dissennata politica praticata in questi anni. Hanno dilapidato un patrimonio immobiliare enorme per manutenzioni delle quali non s'accorge nessuno, non hanno soldi neppure per il bitume elettorale, quelle tonnellate che in questo periodo si riversavano, ai tempi del Pci erano la manna per i quartieri del forese, i voti arrivavano copiosi. Solo contando Palas e Seminario si sono impegnate le risorse dei prossimi anni, pensando che i motori immobiliari fossero moneta inesauribile per ripagare folli debiti. Perchè nessun giornalista o candidato si chiede chi onorerà le rate già in ammortamento, mentre i piloni non danno segno di vita? Il programma migliore, al momento, è quello di Moretti, incentrato su alcuni grandi interventi, iniziando dalla ricucitura delle due città attaverso i 30 ettari della Stazione, lo si doveva fare tanto tempo fa collocando il Palas nell'area più idonea. Scriveremo un articolo per riecheggiare le fasi di quella lunga trattativa iniziata nel 2001 che vedeva nel Magnifico il grande sostenitore di quella collocazione, non se ne fece niente per paura che la costruzione del Palas sfuggisse al suo controllo e finisse in mani margheritine. Abbiamo avvisato Gioenzo che deve dismettere i panni del demolitore, sembra ascoltare, alcune idee sono lodevoli, manca però un progetto complessivo ed alternativo, non si può certo partire da quell'oscenità urbanistica definita strutturale, con le cubature nomadi, deve essere cancellata subito, Renzi e Moretti sono d'accordo, Nud e Crud deve attivare Wi-Fi per esprimersi, non è ancora collegato. I tanti centri di spesa inutili perfino dannosi chi li elimina? Su questo versante la conoscenza di Renzi dei meccanismi è garanzia, gli altri sono quasi tutti dilettanti alla Petitti, saranno necessari tagli per cifre esorbitanti, comprese tra i 30/40 milioni, revisione dei Global ed incarichi mirati, un ritorno alla serietà più che all'austerità. I project usati correttamente, alla riccionese, sono utili per alcuni settori d'intervento, sempre Renzi ne elencava qualcuno, si deve però ricostruire la cabina di regia, dodici anni trascorsi all'insegna del melucciano carpe diem, hanno cretato danni irreparabili culturali ed ambientali. Tutti adagiati sulla politica valida per la nottata o per gli scambi bipartisan, la stretta finanziaria porterà all'eliminazione della corte che si agita da sempre attorno al Palazzo, composta con cencelliana pazienza e strutturata negli anni attraverso incarichi, consulenze, marchette consociative. Quando vedi Fabi aggirasi per Viserba capisci che è arrivato il momento di cancellare questo mondo, escono come impaurite lumachine da gusci dorati, tentando di rastrellare i pochi voti rimasti. A questo quadro allarmante, si può aggiungere la crisi dell'altro grande settore discrezionale rappresentato dall'urbanistica ed il cerchio s'allarga subito ai poteri forti, si è fermata l'edilizia, la moneta corrente non circola, con pesanti ricadute sull'altro pilastro turistico traballante, eleggeremo un Sindaco che non sia Nud e Crud, attenzione che non si trasformi in Commissario, non siamo lontani da Coriano e Cattolica.