venerdì 22 aprile 2011

Un Paganello

Un esperto di turismo o nell'impossibilità di trovarlo, uno studente con una tesi su questa manifestazione, potrebbe dimostrare come attraverso logiche bizzarre, un evento anonimo venga venduto come importante. Lo studio dovrebbe iniziare ovviamente dai contributi pubblici da sommare agli sponsor istituzionali, il solito elenco delle aziende immobiliari costrette da anni a riempire le caselle dei ringraziamenti, vi sono anche i cosidetti sponsor minori, con un ritorno diretto della promozione in forniture e servizi. Quantificare poi gli ospiti che hanno scelto Rimini in ragione dell'evento, senza considerare i portoghesi ospitati gratuitamente od a prezzi politici. La terza questione investe le gare, con una distinzione corretta tra i pochi che assistono ed i tanti che si trovano per forza nelle vicinanze avendo scelto la spiaggia come meta con o senza frisbee. Infine va quantificato il famoso ritorno pubblicitario, i passaggi televisivi al netto di Icaro Tv sono quasi scomparsi, è Rimini che traina stancamente l'evento non il contrario come forse è successo agli albori dell'iniziativa. Riccione con una decina di reti da beach volley ed un impegno di spesa pari ad un ventesimo del Paganello, ottiene lo stesso risultato, anche la storiella che è la gara più importante del mondo assomiglia al famoso incipit di Nud e Crud sulla Palestina. Come tutte le mode durano qualche anno, siamo rimasti a quattro nostalgici praticanti in attesa dei grattacieli sul lungomare.