sabato 10 agosto 2019

Gigetto si è fermato a ..Pescara.

Nel comizio di Pescara davanti alle (solite) migliaia di cittadini, Salvini ha licenziato Conte e la mandria grillina. Quali sono gli scenari? In qualsiasi altro paese la risposta sarebbe: elezioni prima possibile. Nel nostro ordinamento costituzionale un Presidente eletto da una maggioranza sparita da anni, può contare sulla renitenza di centinaia di portavoce ad andare a casa? Pesa la certezza di non essere rieletti e nemmeno candidati. Vero Croatti? Questo il rozzo quadro. Non riusciamo a diventare una democrazia adulta. Occorre sempre che qualcuno operi dopo avere espresso un voto chiarissimo. Il governo del cambiamento era una operazione forse destinata a fallire, ha mostrato però, oltre ogni ragionevole dubbio, l'impossibilità per gli attuali grillini di operare come forza affidabile. Le scelte, formazione, culture sono talmente eterogenee da impedire l'arte del governare. Lo si vede anche nelle poche amministrazioni che hanno strappato nei ballottaggi. Si barcamenano, rifugiandosi nell'ovvio ambientale che non fa male a nessuno. Monopattini, bici elettriche, raccolta differenziata, litanie che nemmeno la "gretina" di Soros racconta più. Non chiedete loro se hanno idee o proposte che possano sembrare un programma. Hanno fatto un accordo con la forza più dissimile. Poteva durare? Francamente no. Conte è stato scelto direttamente da Casaleggio. Occorre smettere con queste pantomime. Il Premier deve essere eletto dai cittadini come il Presidente, magari nella stessa persona. Solo con Berlusconi avvenne il miracolo. Forse si ripeterà con Salvini dopo avere esaurito le elucubrazioni di un accordo tra due miseramente sconfitti: PD e M5S.
M.Lugaresi