lunedì 12 agosto 2019

Un Terremoto

Il terremoto politico provocato dal discorso di Salvini è destinato ad avere delle ripercussioni anche a Rimini, per quanto di modesta entità. Non ci volevano i velinari di Chiamami Melucci o i ciellini di Buogiorno e nemmeno i curiali, sempre forniti di News piddine, per anticipare le mosse del nostro "ombrellino". Per lui o Roma o ..quasi niente. Cagnoni fortunatamente gode ottima salute e mostra una quotazione (4,16) molto più alta di quella apprezzabile del Principe del Borgo Fortunato. Gli altri non sono menzionabili, cominciando dai profughi della piattaforma. Sono talmente sostituibili che possono anche organizzare una tombola in piazza. Discorso diverso per la Lega. Il movimento destinato a raccogliere quasi tutta la posta "soffre" nelle realtà locali. Succede a tutte le forze egemonizzate dal leader. Devono cominciare a pensare come un partito di esteso governo e..potere. La Rinaldis si è accorta che Rimini è come i Tartari nel Deserto. Ci voleva una visione presidenziale per una scoperta tanto sconvolgente? Ci consoliamo con la Sardegna. La Vescovi e Imola non hanno ancora trovato niente. Avete capito: andiamo finalmente a votare anche a Rimini. Vi pare poco? Non vorrei essere (non ci sono) nei panni del Carlino. Conquistando la più sudista delle province, salterebbe anche il debole fortino bolognese. E' tornato anche Bugani, la Franchini spera.
M.Lugaresi