giovedì 1 agosto 2019

La Verità

Sui prelievi. Ho letto di un incontro tra Arpae ed Ausl per coordinare (credo) i prelievi in mare. E' arrivato il momento di mettere la parola Fine all'ingarbugliato, sconosciuto, imperfetto mondo dei prelievi e delle loro conseguenze. Parto dagli invisibili cartelli che vengono appicciccati sulla spiaggia nei punti meno visibili, che dovrebbero impedire la balneazione o degli avvisi che la stampa di regime, pubblica...malvolentieri. Arrivo ai bagnini. Sono pubblici ufficiali solo quando devono "sloggiare" qualche abusivo? I salvataggi dipendono da loro, difficile chiedere di fare gli eroi dell'enterococco ed esterichia, impedendo di immergersi. Mai vista tanta gente bagnarsi pericolosamente. Le ultime piogge sono state la cartina del tornaconto per Gnassi. Hanno subito denunciato la pericolosità a Riccione, che non ha sversato in mare, mentre Rimini e la mia Viserba hanno fatto la solita esibizione. Di fronte alla Via Polazzi hanno impiantato, alcuni anni addietro, la sperimentazione (mignon) dell'enorme gabinetto di P.le Kennedy. Hanno raccontato che tutti gli sfioratori sono stati chiusi ma l'enorme tubo collocato a duecento metri dalla riva ha sversato per gli altri cinque. Che garanzia abbiamo che tutto sia in regola? Le analisi devono essere rese pubbliche e controllate. Sono arrivati i soliti "spifferi" da persone credibili per la loro professionalità: hanno suggerito di non permettere ai bambini (almeno) di bagnarsi. Invece di girare con gli ombrellini alla Butterfly, il Sindaco dovrebbe farsi carico di informare i cittadini (tutti) ed anche i pochi turisti, quali pericoli corriamo. Cancelliamo la plastica ma la merda in mare è ormai digeribile. Non invoco interventi che reputo tardivi, gli ultimi stanno scadendo nella prescrizione, ma sono da sempre critico nei confronti dei "tubaroli". Una semplicistica teoria per cui occhio non vede naso non sente. La vedete applicata al Psbo, con il Monumento alla Merda. Una buca di 40 metri: follia. Ne riparleremo. Non sappiamo ancora quanto le nostre bollette ne soffriranno. E' stato consegnato a trattativa diretta (da chi?). Un tubo proiettato nel mare è la soluzione per i nostri fondali? Chi assicura che la corrente non la riporti a riva? Chi garantisce che le rimostranze riccionesi non abbiano (come sempre) validità? Sembra un copione suggerito quello di mostrare i nemici politici sempre nella versione peggiore. 
PS Abbiamo il Pride per sculettare ma non abbiamo l'opposizione.
M.Lugaresi