martedì 13 agosto 2019

Monopattini

Non saranno i monopattini che si vedono a Rimini da un po' a salvare Gaia per me. Altrove ci sono già da un po', piace vederli, piace provarli, danno l'idea di una città al passo con i tempi ma hanno un effetto ininfluente sia per l'inquinamento, sia per la viabilità. Sono né più né meno che una moda... ma vi ricordate le palline, dài, quelle che andavano non molto tempo fa in fondo, le clic-clac mi pare si chiamassero; comunque: un'estate tutti ci siamo martoriati le dita per imparare ad usarle e poi la moda è terminata. E... i pon pon ve li ricordate? Qualcuno profettizzava che avrebbero sostituito l'auto: NON è andata così: spariti in un paio d'anni! Certo, c'è fermento, c'è grosso fermento sulla mobilità urbana e ci sono già da qualche anno in circolazione mezzi elettrici per trasporto di singoli segway etc. ma non sfondano per ora. Alla scrematura della storia per ora sono sopravissuti bici-moto-auto sui grandi numeri se sparissero da oggi a domani il mondo si fermerebbe escluse forse le city delle grandi metropoli dove va il trasporto collettivo, comunque integrato dai taxi. Mode ma anche... "prove", tentativi, questo grazie all'elettronica, forse i tempi non sono maturi per avere mezzi competitivi con quelli citati a prezzi abbordabili o forse: ma cosa cambia se uso un ciclomotore elettrico invece di un monopattino, qualcuno me lo spiega!? Diverso il monopattino tradizionale che va a propulsione umana e non inquina (teoricamente...) e che usa quello che viene indicato come il "motore" con maggior resa: il corpo umano, l'energia muscolare, mitocondri quella roba lì. Ma ce la vedete una citta diciamo Rimini in cui alle 7:30 di mattina escono di casa migliaia di persone in monopattino!? L'esperienza bici pubbliche scorso anno fu fallimentare nella doppia accezione: l'impresa è fallita, il progetto è finito in vacca. Certo: bello vederle, bello vedere questi mezzi avveniristici ma non hanno futuro per ora per me rispetto alla bici e agli altri tradizionali, ben altro occorrerebbe per incidere realmente sulla mobilità urbana. Curioso che mentre i "futurologi" del passato pensavano a città con trasporti collettivi avveniristici specie nelle metropoli ora si punti sul trasporto singolo che poi dovrebbe essere come si dice "intermodale" con treno, bus etc. Comunque per chiudere: questi mezzi, che comunque se sono elettrici spostano solo l'inquinamento ove l'energia della batteria si produce, questi mezzi io credo rimarranno di nicchia o peggio spariranno anche se è un piacere vederli anche a Rimini. 
In foto la mobilità del futuro come la immaginavano un secolo fa.
Zobeta