mercoledì 7 agosto 2019

Il Delfino

Non dico che sia vero: lo riporto come "ruomores" come "rumors" che girano probabilmente è una capzata: in breve primavera scorsa allo scadere del 8°, terribilee, terrifficante, spaventoso anno da sindaco scaduto l'"ottennato" ed entrando nell'ultimo biennato il dottor Sindaco Gniassi come si conviene ad un sovrano ormai anziano ha fatto un atto simbolico per designare il suo successore che tutti sanno essere l'assessore e venditore di tappeti Jamil S. Lo ha preso come si prende un bimbo, gli ha messo sciarpa e berretto, ha preso il Delfino e lo ha caricato in macchina seduto dietro e lo ha portato al Convento degli Olivetani sù a San Fortunato dove c'è il belvedere su Rimini ed ivi ha proferito le canoniche parole indicando la città "vedi, piccino, tutto questo un giorno sarà tuo". Forse è vero forse no ne girano tante su Gniassi chi dice che sia imparentato con Pupo, il cantante di Gelato al cioccolato, che il vero cognome sia "Ghinazzi" per contrazione del cognome ed errata trascrizione anagrafe chi dice che sia figlio segreto di Lady Diana etc. ma evidentemente l'uomo si presta alla leggenda essendo in politica già da bebé probabilmente quando lascerà le sue spoglie mortali si dirà che è ancora vivo come di Morrison, Jackson... Moana Pozzi. Comunque Jamil sembra oggi l'unico candidato che per me perderà ma che ha dietro poteri forti, fortissimi. Si capisce viene mandato qua e là imparare il mestiere a proporsi con la fascia tricolore. Ebbene chiedo: chi comanda a Rimini chi in democrazia decide indica sindaco e giunta? Domanda retorica: il potere economico ieri oggi domani a Rimini in Italia nel mondo i vertici politici ne sono la diretta espressione, naturalmente su scala globale interviene poi il potere dei grandi Stati che si fonda sul potere militare ma questo qui non interessa. E quali sono le realtà più grandi sotto il profilo economico in Romagna, ricavi utile patrimonio? Il gruppo Maggioli? Focchi? Scm? Valentini? No. A Rimini sono due e sono Hera e Conad-Cia che fatturano rispettivamente circa 1,6 e 3 mld molto molto più dei gruppi citati distanziando anche Valentini ed Scm che pure sono grandi realtà. Soltanto che Hera fattura un po' ovunque al nord quella cifra, mentre Conad-Cia il suo business con un patrimonio di un miliardo lo ha in Romagna e necessita della partnership pubblica, non dovrebbe ma è così. All'ultima assemblea dei soci di Cia, un acronimo già inquietante, erano presenti sia l'assessore citato, sia pensate un po', l'assessore regionale a commercio e turismo Corsini: e cosa ci vanno a fare due rappresentsnti del mondo politico regionale a un'assemblea di soci di un gigante locale della GDO come Conad che si è divisa con Coop 3.0 la regione mantenendo la Romagna ed essendo diramata con vari nomi affiliati centro-nord Italia ed avendo il suo quartier generale a Bologna e fatturando quel po' po' di cifra in Romagna 1,6 mld 10 volte Maggioli per fare un nome? Pertanto il fatto che sia nato questo gigante che non è da export ma guadagna sul territorio ed ha necessità di interloquire col Pubblico, il fatto che un partito si appoggi ormai in modo netto e aperto alla GDO spiega molte cose del presente e del passato ed ha valenza prognostica. Tornando al potere sulla città in primis, un po' la Curia, un po' Unibo, un po' la Regione che pretende di essere rappresentata in Giunta, il Pd locale e regionale, Confindustria. Ma il sindaco poi sceglie il più forte economicamente primus inter paris: CIA Forlì e sarà in gara non sappiamo se perderà l'attuale assessore al commercio che a ben vedere col senno di poi ov'è ora non ci è finito a caso ricordiamo diverse operazioni milionarie che hanno avuto come protagonista Conad per tacer d'altro connesso a queste. 
M.S.