venerdì 5 novembre 2021

Giulio "Mario" Andreotti

Mario Draghi è stato accostato a tanti predecessori, come lui mai votati, ma indicati dal presidente di turno, quasi sempre per salvare i democratici, qualunque fosse la loro denominazione. L'ultima esibizione di furbizia nel Decreto Concorrenza (?) lo pone (forse) vicino all'imbattibile Giulio Andreotti. La distanza tra i due rimane però abissale, uno tutto politico, l'altro un grigio funzionario della finanza che per una serie di fortunate (?) combinazioni si trova nel ruolo di Commissario Europeo per sorvegliare il Recovery. E' vero che ambedue sono o vennero glorificati a destra e sinistra, con una differenza storica: Andreotti fù "demonizzato" dalla magistratura sempre democratica, Draghi può fare quel ca..che vuole. Il Decreto Concorrenza merita un Gabibbo. Un compendio di furbizia e rimandi, alcuni davvero spiritosi. Si prendono sei mesi di tempo e l'elezione di un Presidente, per sapere quanto pagano i bagnini ed i concessionari demaniali. Poi passeranno la spiaggia bollente ai successori. Finisce come non doveva nemmeno cominciare. Pensare che qualcuno indica nello stipendio di un sindaco lo scandalo etico. Esisteva una sproporzione con quelli (scandalosi) dei parlamentari. Invece di ridurli hanno alzato quelli dei primi cittadini. Fra le due mansioni non esiste paragone accettabile. Mario "Giulio" Draghi ha umiliato il più furbo dei suoi predecessori, con il rinvio della Bolkestein. L'ennesima proroga con la scusa della mappatura. Forse Gigetto, inventore del reddito campano, avrebbe trovato una scusa migliore. Il rinvio lo hanno chiamato "operazione trasparenza". Un plauso al Pd di Melucci ed un pò di Biagini. Ha occupato le aule del parlamento per protestare. Lo possono fare, non esiste più una forza antagonista. La fine del movimento lo attesta. Non riusciamo ad esseri seri nemmeno nelle rivoluzioni. Intanto la nuova giunta di Rimini ha "sistemato" la città come ci fosse il Giro d'Italia tutti i giorni. Muoversi è un'avventura. Non hanno ancora terminato i lungomari, avendo dimenticato i parcheggi ed i sotto servizi, che i "lavori" del Pd bramano, almeno altre tre tratte del Trc. Potrebbero però pubblicare i bilanci della prima. La differenza tra i due schieramenti è presto definita. Da una parte i "suggeritori": Riccardo Fabbri, Lino Gobbi, Enrico Bronzetti, con qualche ormai ininfluente intromissione di Melucci. Dall'altra ha deciso quasi tutto Jacopo Morrone. Ci sono 70 anni di differenza in politica scolastica. La grande distribuzione di alimenti, gas, aziende, fiere e perfino palacongressi spariti, sanità, università, spiaggia e ciellismo, giocano dalla parte vincente. Come avere Ronaldo in squadra, parti sempre con almeno un gol.
Foto: Riccardo Fabbri dalle Case Popolari a Palazzo. Sanno solo vincere.
massimo lugaresi