mercoledì 3 novembre 2021

Il Furbo, Il Giusto e l'Illecito

Maurizio Melucci è nato nel 1954, dieci anni ed un bombardamento, dopo del sottoscritto, diplomato come me, al Liceo Scientifico di Rimini. Segretario federale del Pds, vice sindaco, però facente molte funzioni del sindaco che invece faceva (bene) il medico, con deleghe decisive per mattoni e figurine del Piano Strategico che diventavano, a scelta, anche grattacieli sul mare. Lo hanno defenestrato i bagnini, ma è risorto galleggiando su Chiamami Città. Una velocissima introduzione per uno dei personaggi chiave della storia recente della città, molto più di quanto non venga recepito. Non ha mai gradito l'onore delle cronache, ha sempre giocato dietro le quinte uscendo spesso (sempre) vincitore. Solo l'ultima partita, con una mezza Petitti, lo ha visto cedere l'onore delle armi e candidato a Gnassi. Fine di un'epoca. Ha voluto troppo, con il solo Magrini nelle mani. Vincono i civici travestiti bene da politici inesistenti. Quello più autentico che ha permesso a Gnassi l'incoronazione a Principe della città di giorno e di notte rosa, è stato messo a tacere da Morrone. Voleva vincere lui. Un disastro su tutti i versanti geografici. Nessuno recita lodevoli mea culpa. Segnale che doveva andare così? Certo, non però così male. Finita la conta delle preferenze, vi accorgerete che abbiamo prorogato di dieci anni la permanenza di un regime che può solo implodere per indigestione. Il Governo Draghi ha deciso di aumentare gli “stipendi” dei primi cittadini, come previsto nella proposta di Legge di bilancio approvata dal Consiglio dei ministri. Gli aumenti saranno del 100 per cento per i sindaci Metropolitani, con percentuali a calare per gli altri Comuni in base al numero dei residenti. Lo stipendio crescerà dell’80 per cento per i sindaci dei Comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti che arriveranno nel 2024 a percepire 9.018 euro. Poi via via gli altri, con aumenti percentualmente sempre minori. Significa che il sindaco di Rimini vedrà aumentare il proprio stipendio dai 5.010 euro lordi attuali fino a 9.018 nel 2024 passando attraverso un primo ritocco a 6.613 il prossimo anno. Il sindaco di Casteldelci, 379 abitanti, passerà dagli attuali 1.290€ ai 1.372€ del 2022 fino ad arrivare nel 2024 a 1.496€. Melucci usa su Chiamami Città, un riassunto preciso come è suo costume, poco avvezzo agli inutili corollari. Ma il vero obiettivo del vecchio funzionario di partito che conosce come nessuno le fonti (vere) dei partiti, è però l'occasione per "rilanciare" il finanziamento pubblico. Uno scandalo, tipicamente italiano, sconfitto dal referendum, ma come la giustizia di Palamara, rientra dalle finestre spalancate. Sono d'accordo che il ruolo di un sindaco ed il relativo stipendio deve essere rapportato alle responsabilità che sottende. Così come un consigliere comunale eletto dai cittadini non può prendere un decimo di quello riservato a Santi Riziero. Il solito Melucci nelle parti del Giusto e Furbo. L'Illecito lo interpreta il solito "suggeritore". Se cambia finisce il partito?
massimo lugaresi