venerdì 5 novembre 2021

DDL Concessioni


Prendiamo atto che neppure il Governo Draghi ha adempiuto al dovere che l’Europa, “la sua Europa”, da tempo gli aveva chiesto e cioè la predisposizione delle procedure per le pubbliche evidenze delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo a garanza della libera concorrenza, del diritto di stabilimento e di non discriminazioni tra imprenditori. È banale ed offensivo nei confronti dell'intelligenza delle persone che conoscono la materia trincerarsi dietro la puerile scusa del "monitoraggio delle concessioni e dei canoni". Gli Uffici Demanio dei comuni costieri, l 'Agenzia del Demanio Nazionale e le Agenzie del Demanio Territoriali, l' Agenzia delle Entrate, gli uffici amministrativi c/o le Guardie Costiere cosa ci stanno a fare ? Bastava chiedere a loro per avere tutte le informazioni di pertinenza. Rimaniamo in “mora” con l'Europa e ci prepareremo a subire tutti noi cittadini le conseguenze “di una procedura di infrazione” solo per continuare a garantire i privilegi che i signori della spiaggia, con la complicità della politica, si assicurano sfruttando un bene che è di tutti e non il loro personale. Si continua nella logica di “privatizzare” i profitti e di “socializzare” i costi in nome dei "dividendi politici ed elettorali". A garanzia delle prerogative di uno “stato di quasi diritto” rimane solo la meritoria attività sostitutiva della giurisprudenza amministrativa e ordinaria che nei casi sottoposti alla sua cognizione continua a ribadire la non conformità delle proroghe al diritto unionale.
 COORDINAMENTO NAZIONALE MARE LIBERO (CO.NA.MA.L.)
 IL PRESIDENTE Avv. Roberto Biagini