domenica 21 novembre 2021

Prof.Melucci Maurizio

Leggo sempre con interesse la versione di Melucci della politica in particolare quella a senso unico di Rimini. Canta, suona ed informa solo un partito che adesso si chiama Democratico, dopo una serie di convulsioni anche curiali. La guida e l'impronta sono però ancora quelle del dolce partito comunista. Questo vale per le periferie come Santarcangelo, una volta anche Riccione. Misano è sempre stata quasi marchigiana. Cattolica dopo il sindaco Micucci, ha avuto anche una esperienza grillina. Si è vaccinata. Il Partito Democratico si prepara a svolgere i congressi, entro Natale, nel segno di una unità (?) sostanziale. I congressi riguardano i circoli di base fino al rinnovo dei gruppi dirigenti comunali, provinciale e regionale. Proposte unitarie per il nuovo segretario regionale. Così vede il partito Maurizio Melucci. La vittoria schiacciante di Bonaccini e quella molto simile di Gnassi per Jamil, hanno chiuso cerchio e polemiche. Dovranno solo decidere cosa fare eseguire per conto loro. Il Pnrr è un incentivo convincente più delle pale eoliche in mezzo la mare, per mantenere la pace imprenditoriale, con particolare attenzione alle cooperative ora trasformate in consumo e solidarietà, pelosa o da sbarco, fa sempre numeri e voti. Il resto della politica dovrebbe imparare. La Lega secondo Melucci, che gode di informazioni particolari, invece si è convinta a forza di sberle elettorali che i candidati di Morrone vanno bene a Forli fino a Bellaria. Intende fare le primarie tra i ciellini ed ortodossi, altrimenti non vinceranno mai nemmeno quando i Fratelli d'Italia capiranno che Rimini non si esaurisce in una vecchia pescheria e nemmeno in un dehor del centro. So..giovani direbbe Gioenzo Renzi. Intanto comanda Sadegholvaad. 
Foto: Oche selvatiche di passo, dopo i congressi diventano stanziali.
massimo lugaresi