mercoledì 24 novembre 2021

La Dubai del Pd

L'Emilia, meno la Romagna, è diventata la Dubai del Pd. L'unica regione in cui possono fare ancora quello che vogliono, senza disturbatori. Rimini, una volta, veniva definita, dal tribunale del popolo comunista di Bologna, come la terra (politica) dei bagnini. Per loro era incomprensibile fosse amministrata dalla sinistra (vera). Poi, grazie alla spinta propulsiva delle mani pulite che non hanno cancellato però suggeritori e facilitatori, il dolce comunismo è stato sostituito dalla moderna e (quasi) sempre cristiana, democrazia. Preti e vescovi hanno dimenticato bolle e divieti, sono membri influenti delle parrocchie piddine. Una trasformazione lenta ma inesorabile. Matteo Renzi rimane il migliore interprete. Fingono di resistere solo il "vignaio" D'Alema ed il "cooperante" Bersani. Nella nostra regione sembra ancora prevalere, per la stupidità consociata del centrodestra, il vecchio regime della sinistra. In realtà è un democristianesimo d'accatto. Un miscuglio tra garantismo e falsa solidarietà. Dobbiamo sperare che Riccione resista all'attacco. Ha già avuto il riconoscimento dal WWf, arriverà anche quello di Italia Nostra. Devono accettare, senza rivolte, anche i prossimi tratti del MetroSoldi. Inizia l'incubo elettorale per il Pd. L'attuale situazione con Mattarella e Draghi è la migliore possibile. Un misero 20 per cento permette inspiegabilmente di comandare anche la Rai. Il Cavaliere che ha sempre fatto e protetto i suoi affari è il perfetto compagno di viaggio e vaccino. Si fa fotografare come Bonaccini alla settima puntura. Una mummia da Tg5, eppure darà le carte quirinalizie. L'offerta ai "disperati" a 5 stelle è fantastica. Ai democratici è sempre andato bene, con lui trovano un accordo sulle reti. Non mi meravigliano più i due rampolli della destra. La Meloni sembra contenta per avere venduto migliaia di copie, Salvini deve decidere cosa farà da grande, il Papeete lo hanno messo all'asta. Assurda e voluta confusione. Sta succedendo anche nella lotta alla pandemia. Si sono incartati con il terrorismo inoculato da Repubblica e La Stampa. Non riesco ad esprimere un giudizio "sereno" sul nuovo Sindaco. Mi sembra pencolante tra il passato da fedele servitore ed il presente dove ha battuto (male) il primo colpo. Tanto sa che a Rimini non ci sono conseguenze. Poi leggo, sempre volentieri Spadazzi e capisco quasi tutto. 
massimo lugaresi