lunedì 15 agosto 2022

La Flat Tax

In Salsa Melucciova. Il kompagno Melucciov per spiegare come funziona la Flat Tax usa la metafora della tavolata nella quale c’è chi mangia l’aragosta e chi la pizza margherita per poi pagare alla “romana”. Probabilmente ha fatto confusione. Colpa dei tanti “viaggi di studio” fatti in gioventù col sodale figgiccino Nando el Picadero di Hablami Zità quando si recavano a far visita alla stazioni balneari sul Mar Morto, per imparare dai compagni sovietici la nobile arte del MINCULPOP stalinista e di come costruire una città turistica balneare bella e moderna. Lì probabilmente avranno pasteggiato a caviale e wodka Beluga e fatto confusione con la Flat Tax, le aragoste e gli astici o seppiolini nostrani. Invece in Italia la Flat Tax esiste già da molto tempo e piace molto al PD, il gruppo politico finanziario che lo ha costruito e progettato in questi 30 anni. Se ne sono accorte da mo’ le piccole partite iva, artigiani, commercianti e coltivatori diretti i quali pagano il 65% di tasse secondo il giusto criterio, corretto politicamente e che piace tanto alla sinistra radical/chic di Capalbio e Repubblica, per poi riservare alle Cooperative amiche, alle multinazionali e alle piattaforme di E Commerce una bella Flat Tax forfettaria alla faccia della piccola impresa nostrana che non può né domiciliare la propria sede legale all’estero, magari in Irlanda o in Olanda (Paesi cardini dell’UE tanto amati e rispettati), nè trasferire aziende e capitali fuori dai confini nazionali. Insomma è facile fare la COOP ed essere in realtà una SPA, perchè così piace a Melucciov e a Bonaccini. Il baffuto kompagno ogni tanto potrebbe dire qualcosa in merito. Non a caso il PD ormai prende i voti solo nelle ZTL. Del popolo e dei problemi di chi a fatica arriva alla fine del mese si riempie la bocca di slogans solo in campagna elettorale. Quindi queste elezioni tracceranno una linea netta tra il PD e sodali, i quali in campagna elettorale parleranno del decreto Zan, della cannabis, dello ius scholae, dei matrimoni gay e chi invece cercherà di allestire un programma per portare il Paese fuori dalla crisi, rilanciando il lavoro, i salari, le piccole aziende e aiutando chi intende investire in Italia e non faccia come la Fiat che una volta ottenuta la ciccia ha preso armi e bagagli e si è trasferita all’estero con il sorriso di chi alla fine ti guarda e facendoti quel sorrisetto da presa per il c… ti dice: caro amico ti saluto,,, chi ha dato a dato…chi ha avuto ha avuto…e alla prossima abboffata… io so’ io. Spieghi meglio il kompagno Melucciov la metafora dell’aragosta e dica chi sono gli invitati a tavola… Nando el Picadero da buon Portoghese non paga comunque. 
 Don Camillo