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Incipit da spiegare: L'assunzione di Draghi deve essere stata lungamente studiata come la preparazione del Meeting per salutarlo. Dal mattino presto elicotteri voleggianti e decine di macchine con i lampeggianti giravano per la città. Nei pressi del regno di Cagnoni finalmente potevi vedere un certo movimento. I pienoni di una volta sono nell'album del Magnifico. Il presunto successore nella poltrona più vincolata della nostra storia, viene mandato direttamente in Parlamento, così non rimane (eternamente) in lista d'attesa. Ho letto Dagospia come faccio tutte le mattine dopo colazione, credo sia uno dei più seri narratori (disperati) per la fine di un regime. Ha la furbizia di mescolare le tragedie piddine con abbondanti tette e culi, alle volte spaventosi. Una distrazione leggera e piacevole anche per i non più praticanti, interessati solo alla fine rapida e certa. Il resto è noia come credo vendere macchine e camions sia un lavoro piuttosto facile spostando sedi fiscali ed incassando ristori paurosi. Presiedere la Juve, gloriosa società, è impresa che perfino Lapo farebbe meglio. L'hanno anche collocata in borsa per concedere agli italiani un'altra possibilità sportiva di bruciare i risparmi. La Stampa mi irrita al solo titoto, poi se leggo Jacoboni, raggiungo la bollitura. Dovrei cimentarmi, trovando aggettivi spregiativi, mi fermo ad una corretta critica. Il giornalista estratto si chiama Orsina ed anche Giovanni. Ha detto, credo dopo un consulto in direzione, che gli italiani, eccetto lui, voteranno la Giorgia Meloni. Siamo ancora nello scontato, perfino per Letta. Ha lanciato il sasso ed ha aperto la mano con la notizia che ha rimuginato una notte. La leader dei Fratelli d'Italia con la Fiamma scaldante, viene votata perchè non è mai stata messa alla prova. Gli altri, come lei, hanno fallito vedi...Grillo, Renzi e Salvini. I piddini non vengono nominati, con il 20 % dominano da venti maledetti anni. Poi si supera: il Nuovismo (?) è sbagliato e dannoso. I segnali però puntano tutti nella stessa direzione: Giorgia Meloni ha il vento in poppa.
Ed è un vento che soffia forte. Soffiava ieri al meeting di Comunione e Liberazione. Soffia nei bar in cui si entra casualmente nel corso dei vagabondaggi estivi. Soffia nell'orecchio di quell'amica di sinistra che dice: «ma sai che, quasi quasi». E soffia, naturalmente, nei sondaggi. Gent.mo Orsina se ne faccia una ragione e se vede quel fenomeno di Agnelli Andrea gli dica che a centrocampo ci vogliono giocatori che non lanciano il pallone sempre indietro. E' bastata una marcatura ad uomo e sono andati in palla (si fa per dire). Pensi alla Juve, cambiando solo l'intera struttura dirigente. Alla Meloni ci pensiamo noi anche per lei. massimo lugaresi