massimo lugaresi
martedì 30 agosto 2022
Il Maggioritario
Il maggioritario è uno dei (tanti) timori del Pd. Il Partito Democratico è nato dopo prove fallimentari della trasformazione del comunismo in contenitori più o meno somiglianti ma privi della "terribile " denominazione. Dopo i "pianti" di Ochetto alla Bolognina, molto simili a quelli dei cocali sulla spiaggia, la sinistra, allora vera, prima di arrivare alla falsa democrazia cristiana, cambiò una serie impressionante di sigle prive del terribile termine. Il fascismo, grazie a Letta ed alla paura di perdere anche il presidente della repubblica, rieletto grazie al centrodestra, privo di un capo vero, ogni tanto torna di moda come la "fashion" di Zelensky. La coalizione, nonostante una propaganda sfacciata, le bretelle di Rampini, i sermoni di Mieli e l'insopportabile Riotta. con l'appoggio "scandaloso" di Berlusconi al "cotto" Draghi, sta viaggiando vicino alla maggioranza assoluta. Quella che permette il maggioritario ed il presidenzialismo. Le sirene di Repubblica, giornale sull'orlo di una crisi di nervi e vendite, suonano lugubramente il pericolo nel caso la maggioranza abbia voti e titoli. Sarebbe la fine del regime. Ci sono gli ostacoli dei "battimani" draghiani, gli inciuci di un centro sempre sul mercato ed ancora la divisione, perfino culturale, esistente nel centrodestra. Il potere del governo attira e sembra chiudere le incomprensioni. Di solito stanno assieme per forza, nei regimi locali e regionali, ma al primo colpo di tosse centrista o balneare si sfaldano. Vedi Riccione. Il centrodestra è una invenzione voluta e pagata da Berlusconi per proteggere il suo infinito impero televisivo ed immobiliare. Nemmeno il centrosinistra è purezza culturale. Anzi il "mischione" è molto peggio. Lo stesso Pd ha una composizione a maggioranza garantita dai tanti, troppi che campano con il posto sicuro. Eleggere direttamente il Presidente della Repubblica e capo del governo sarebbe un passo straordinario verso la democrazia parlamentare. Occorre anche cancellare la possibilità per gli onorevoli di "migrare" da un posto all'altro, come hanno fatto i grillini. Tommaso della Motta, detto Tommy, un simpatico albergatore, allora di fede grillina, con ottime possibilità di candidatura, riceverà il premio "Amo Gnassi". Non so da dove sia sfociata questa infatuazione, forse sulle rive del canale? Siamo dipendenti da tutti. Non solo per il gas. Gli ordini ed i premier ci vengono indicati dai nostri creditori, mezzo parlamento ha il mercato sempre aperto. Ci sono personaggi che sono famosi per essere "Responsabili" in ogni crisi di governo. Altri che vanno bene per tutte le stagioni, si sono regalati la fama di organizzatori di soluzioni. A nessuno finora conveniva mettere ordine e serietà in parlamento. Onorevoli e senatori eletti che cambiano partito non dovrebbero sedere sugli scranni più pagati al mondo. Una democrazia un pò cristiana, con qualche innesto (ittico) di sinistra. Una robaccia in senso politico ed un guazzabuglio inestricabile. Hanno seguito Prodi pur non capendo cosa dicesse, poi è stata la volta degli innamoramenti per Matteuccio Renzi fino ad arrivare alla pornografia politica con i grillini. L'opposizione radical chic ormai quasi spenta, spera che alla fine ci sia il solito arrivo in volata che "spegne" speranze e desideri di libertà. Di fronte alla possibilità che i vincitori abbiano i numeri per cambiare da soli la Costituzione, la parola d’ordine del presidenzialismo, conferma tutti i peggiori timori circa le loro intenzioni. Ma è fondata la speranza che finisca come tutti i tentativi precedenti. Credo non abbiano mai "odiato" nessuno come la Giorigia Meloni. L'unica donna in carriera senza ingoiare niente, è lei. Lo sputtanamento di una filosofia giornalistica che ammalia il mondo delle canzoni, i generi più strani, perfino sormontanti l'uno su l'altro, la cinecittà veltroniana, nutrita dal governo, oltre tutti i giornali pagati ed il Carlino ad uso e consumo della "famiglia" politica di Gnassi, ma precipita improvvisamente nella minoranza parlamentare. Attestato democratico mortale. Sono nati, truccati, composti, vestiti per comandare. Dopo pochi giorni d'opposizione proveranno con Bonaccini, tanto la Romagna è in buone mani.