sabato 20 agosto 2022

Cosa è rimasto al Pd?

Dopo finti amori, pazzie ed il ritrovarsi (di nascosto) con i grillini, cosa è rimasto al Pd, oltre a Letta. L'Arthur della mia Juve. Non lo vuole nessuno. Allora si gettano nella (falsa) battaglia contro il populismo inesistente ma reperibile solo nelle tasche del centrodestra. Cosa direbbe un giornale se non fosse il Carlino, della propaganda per Gnassi, relegabile solo in un fazzoletto di terra chiamata Romagna? Non è populismo, comico? Lo santificate dopo l'ennesimo miracolo culinario? Avere ristrutturato sette/otto ristoranti è sufficiente in quel rimasuglio di partito per indossare le stigmate del politico errante e predicante il bene della Romagna? La paura vi costringe ad inventare i prossimi "fortini" dove rifugiarsi per resistere all'assedio del vero populismo letto in quattro lingue. Quello che la Meloni, diventata premier, meno sculettante della canadese, ci illustrerà. E' scomparso senza nemmeno una esequia, Mario Draghi. Nessun mercato lo ha festeggiato alzando lo spread, sono in attesa dei prezzi energetici, quelli che detteranno l'esito delle elezioni. Pensate siano i programmi inventati all'ultimo minuto, dagli sherpa che fingono di lavorare sempre sugli stessi temi? Queste elezioni si giocano stranamente sulla fiducia. La colpa a chi la dobbiamo addossare? Chi ha garantito tutto e tutti? Una parte, giocando alla roulette del futuro, voterà ancora il Pd senza pensare o seguendo le omelie del prete. Saranno in troppi, una maggioranza forse assoluta a ribellarsi. Le due coalizioni non sono uguali. Quella di Repubblica sembra una performance di Paolo Rossi. Incomprensibile anche all'autore, figuriamoci agli elettori. Voteranno i garantiti quelli che vogliono processi eterni, ma il loro lavoro non deve essere mai controllato. Oppure dipendenti pubblici che hanno imparato a lavorare bevendo il caffè nella moka di casa o i civivo inventati da Gnassi. Questo sarà il suo primo discorso romagnolo al Parlamento in seduta comune. Ca..come soffre la stampa! Mese terribile, lungo, senza segnali confortanti. Perfino di Putin ormai non frega a nessuno, nemmeno a Biden che ha problemi di raccordo con la intelligenza vera ma artificiale. Hanno silenziato Papa Francesco. Eppure aveva la prateria della pace davanti. Posizione pericolosa la sua, per quanto giusta e democratica. L'America è sempre troppo sbrigativa nel risolvere con un colpo (solo) i problemi. 
PS Foto: Gnassi sta portando il Sistema Rimini a Roma.
massimo lugaresi