massimo lugaresi
martedì 2 agosto 2022
Il Surfista sulle Patacate
Da tempo non visitavo Chiamami Città, il tempio giornalistico di Melucci che "fustiga" Gnassi e di striscio anche la Nipote, leggermente presuntuosa. Ho guardato attentamente ed ho trovato (inevitabilmente) Gianni Indino, il surfista sulle patacate, quello che galleggia su onde e divieti di balneazione, come fossero candidature. Una delle presenze inevitabili nella città che compie miracoli sanitari in poche ore. Il suo commento subito dopo (o prima) della Rinaldis, credo sia obbligatorio nel menù dettato da Bronzetti. Rimini: “Divieti di balneazione, enorme danno di immagine”. Un riminese (?) che da circa 40 anni "spugnetta" nel sottobosco sindacale, credo abbia la necessità d'informarsi. Deve sapere o fingere di saperlo che gli "sversamenti" sono obbligatori in casi eccezionali. Le scelte sono due o lanci la merda accumulata al largo (modello Hera), dicendo (bugia) che non ritorna od usi lo scolmatore che ripulisce la grande vasca di laminazione. Esiste anche la terza via, definita Fossa Dei Mulini. Un torrente che non potrà mai essere chiuso ma deve essere pulito almeno ogni due/tre anni, come ha promesso (lodevolmente) il Sindaco. Il resto sono favole senza il protagonista: quello che fa rispettare le regole. Se vieti la balneazione è un atto di fortissima responsabilità nei confronti dei cittadini, non un danno a Indino. Occorre farlo rispettare e non copiare quelli (sono tanti) che non fanno i prelievi per non turbare l'estate dei pienoni. Ci sono state decurtazioni sulla paga di Indino?