sabato 13 agosto 2022

Ode a Melucci

Dopo qualche minuto, l'accordo con Calenda e + Europa viene "lapidato" dai compagni ex comunisti ed amici democristiani: “si ricostruisce la Dc con Letta”, “è solo un accordo di potere per le poltrone”, “è un ammucchiata” e via imprecando. Devo per correttezza dire che sto copiando cosa ha scritto il "grande" Melucci sulla fine del Pd nel sempre più suo Chiamami Città. Già la "protezione" concessa a Biagini nella rinnovata campagna contro i bagnini, la dice lunga sulla situazione del Partito che aveva tutti gli ombrelloni sotto controllo. Quanti bicchieri d'acqua dovrà bere il sindaco?  Il centrodestra riuscirà anche nell'impresa di salvare i padroni della spiaggia dai bandi? Allora possono crollare anche le mura riminesi. Melucci con la sua lunga esperienza di "controllore" dei desideri elettorali, ha fatto notare che il Rosatellum, imposto con voto di fiducia dal governo Renzi, pretende le coalizioni. Cosa che il Pd non riesce a fare se non con scartini rifiutati da tutti.
 Perde a tavolino, lo dice il mago delle previsioni riminesi. Non è un caso che la Destra l’accordo sul coalizzarsi l’ha trovato in poche ore. Un pò come fate voi con i ciellini e berlusconiani nei momenti di urgente bisogno. Melucci non ha mai guardato l'alleato ma il risultato. Mostra ancora, forse per contratto pubblicitario, delle speranze. La Questura è però andata male. Per parlare d'altro si getta nel sociale, proponendo ai due giornali di casa, titoli che non useranno mai: sono aumentate le famiglie sulla soglia della povertà, diseguaglianza nel lavoro anche femminile. Si rivolge perfino agli intellettuali di sinistra, pensando a Piccari. Ultima bordata è rivolta al Mercato ormai Scoperto di Rimini, consegnato, quasi regalato, alla Renco. Il consiglio Comunale di Rimini ha approvato la procedura per la realizzazione della nuova struttura. Si tratta di una procedura di partenariato pubblico-privato nella forma della finanza di progetto. Il progetto prevede la completa demolizione dell’attuale edificio e la realizzazione, sullo stesso sedime, del nuovo mercato che avrà una superficie di circa 8.000 mq per un investimento di circa 20 milioni di euro. Operazione delicata al punto che può azzerare, fare scomparire, uno dei mercati ittici più importanti d'Italia. I pericoli sono tanti ed alcune ragioni del progetto sono incomprensibili. Sono più i rischi, come l'aumento inesorabile degli affitti, rispetto ai vantaggi che sembrano da una parte ..sola. Al sindaco hanno imbellettato il progetto  con i mattoni sociali distraenti le masse comuniste ed i parcheggi che a Rimini condonano tutto. Dispiace era il Mercato più bello della Regione. Melucci ha ragione, ma si ferma sempre al lampeggiatore. 
massimo lugaresi