massimo lugaresi
martedì 21 ottobre 2025
Mi pento e mi dolgo
Interessante (capita spesso), l'articolo di Luciano Natalini, su Chiamami Città. Blog di indubbia sinistra, che si trova spesso in contrapposizione con la maggioranza del governo locale. Inevitabile se usi mouse e pensiero di ex comunisti, non pentiti. Non è solo la dicotomia balneare ed il destino della nostra invidiabile spiaggia che hanno aperto un solco nella compagine, definita democratica. La crisi ormai endemica del nostro invidiato turismo, scatena proposte minimali che tendono a sfruttare ancora quello che rimane aperto e funzionante. Nell'articolo di Natalini vengono evidenziate le proposte di alcuni economisti, anche muniti di Premio Nobel. Per decenni, Rimini ha incarnato un modello di sviluppo fondato sul binomio turismo balneare-rendita immobiliare. Un’economia che ha prosperato, grazie al consumo indiscriminato del suolo, all’edilizia, alla costruzione di alberghi, stabilimenti e infrastrutture turistiche. Ma da tempo questo modello mostra crepe profonde, come dimostra anche il confronto economico con le province manifatturiere dell’Emilia-Romagna, egregiamente sviluppato nel volume ” Rimini: uno sviluppo diverso è possibile” di Primo Silvestri e Alberto Rossini. Niente da obiettare, solo un semplice dov'eravate? Il nostro turismo ha cominciato ad ansimare, senza creare allarmi ma statistiche pagate e pilotate ad arte. Sono centinaia le strutture alberghiere fuori mercato ed invendibili. Qualche timido allarme c'è stato, subito cancellato e nascosto dai + generosi e falsi. Il dramma è che non si capisce dove iniziare. In questo caso gli eletti gestori della pubblica amministrazione hanno il dovere di indicare la strada da percorrere, proponendo il canovaccio urbanistico. Togliere i vincoli assurdi ed improponibili e saldare il rapporto tra strutture ricettive e l'arenile rinnovato. Sono le componenti che hanno il compito più arduo. Sarà un processo lungo riprendere il podio abbandonato per le ragioni che l'articolo pone in evidenza. La rendita immobiliare ha garantito per anni, e tuttora lo garantisce per molti, una fonte di reddito stabile, ma ha anche disincentivato l’innovazione. Però lasciate perdere Draghi ed il Parco Eolico.. off-shore.

