sabato 25 ottobre 2025

Tutti Uguali

Il tentativo di scaricare sul governo i dissidi sulle stesure dei tardivi bandi per la concessione delle attività balneari, è francamente patetico. La dichiarazione del Gruppo Pd nella nostra Regione, mostra, platealmente, la situazione del partito. Chiamami Città è però il blog che ha sostenuto la correttezza della Direttiva ed il richiamo al disatteso libero mercato. Da decenni di libero nella nostra spiaggia c'è molto poco. Questa maggioranza di governo ha sempre osteggiato la soluzione Bolkestein ed agito di conseguenza. Il vizio è diventato (democratica) consuetudine, tenendo il piede su due staffe. Si è manifestato con le parole del governatore che sostengono l'esatto contrario della (forte) corrente piddina che vuole l'applicazione della Direttiva, già illegittimamente prorogata. Tralascio la discussione sulle richieste dei bagnini di venire risarciti degli investimenti, non ancora ristorati. Entriamo nell'ambito delle future vicende elettorali. La categoria a Rimini valeva almeno due consiglieri ed una forte entratura nei governi locali. Il collocamento all'opposizione del Pd, produce confusione e comicità. Mi piacerebbe sapere qual'è la posizione (ufficiale) del partito sulla compilazione dei bandi. E' vero che le nostre spiagge hanno esigenze e priorità diverse, chiedere una impostazione unica sarebbe sbagliato. Rimane il problema dell'abbattimento di tutte le strutture edificate. Il cemento negli anni è aumentato, una forte riduzione è salutare. Invece di polemizzare per celare divisioni e paure, sarebbe utile una diffusa consultazione. L'abbattimento popolare dei quartieri, lo paghi (anche) con la maggioranza dei non votanti.
massimo lugaresi