venerdì 24 ottobre 2025

Quattro a Uno

La politica estera della Meloni è sempre ambigua, ma l’opposizione non sta meglio. L'esordio di Mario Lavia su Linkiesta, è lapidario. Al Senato, la maggioranza presenta una risoluzione, definita (benevolmente) generica sulla guerra in Ucraina, mentre il campo largo ha (solo) quattro posizioni diverse. Aspettiamo, senza trepidazioni, l'esposizione e la recita del copione al Senato dove la Ducetta esporrà la posizione italiana sull'Ucraina in vista del Consiglio Europeo. Il blog pensa (giustamente) che verrà presentata ed approvata una risoluzione talmente generica che può andare bene anche in campionato. Il copione di sempre è stato recitato al Senato, dove Giorgia Meloni ha esposto la posizione italiana sull’Ucraina in vista del Consiglio europeo. Al solito, la maggioranza presenterà e farà approvare una risoluzione generica per coprire le storiche differenze tra Fratelli d’Italia e Forza Italia da una parte e la Lega filorussa dall’altra, che otterrà (?) non si parli di sanzioni al regime di Mosca. Anche in un altro caso andrà in scena una replica di una pièce già vista mille volte, con le opposizioni che presenteranno documenti diversi. Il problema è sempre quello del no di Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni al sostegno armato a Kyjiv. Proprio in una fase crucialissima del conflitto. Non c’è dunque nessun passo avanti nel campo largo per cercare di arrivare a posizioni comuni sulla politica estera: lo si è visto da ultimo nel dibattito parlamentare sul piano di Donald Trump sulla Palestina, lo si rivedrà oggi sull’aggressione all’Ucraina. Mentre si discetta amabilmente su terze e quarte gambe, si lancia l’allarme democratico, dopo la bomba sotto casa di Sigfrido Ranucci, si apre il processo a Chiara Appendino e altre amenità di questo tipo, il mondo intorno a noi (?) dà preoccupanti segni di crisi e di cedimento morale. E se il centrodestra è fin troppo abile a fare il gioco delle tre carte occultando le contraddizioni, le opposizioni le squadernano nelle aule del Parlamento. Conte farebbe cadere un governo di Elly Schlein sulla Palestina o sull’Ucraina o farebbe come fa Matteo Salvini, che vota qualunque cosa, pur pensandola diversamente dalla Meloni? Che fine ha fatto l'Unione Ursula? 
massimo lugaresi