martedì 18 maggio 2010

Europa in Vantaggio

Sentivo dei commenti stanotte su CNBC Asia sul fatto che se il cambio dell'Euro (grafico) contro Yuan cinese continua a scendere così i cinesi dovranno spostare le loro fabbriche in Spagna ed Italia per poter continuare ad esportare in Europa.
Per nostra fortuna e per disgrazia della Cina l'euro è sceso ora dai 10-11 Yuan del 2006-2009 a 8.5 Yuan e ora i cinesi o esportano in perdita o devono smettere di esportare da noi. Se l'Euro resta sotto 1.25$ o scende ancora l'export della Cina verso l'Europa si ferma e la borsa cinese che frana da mesi lo indica già Il cambio Euro/Renmimbi (il vero nome sarebbe Renmimbi e non yuan sembra) è stato lo strumento con cui i cinesi ci hanno fatto il mazzo per usare una terminologia tecnica, astutamente. Dal 2001, quando i politici occidentali approfittando dell'11 settembre che distraeva hanno tolto di colpo e senza discutere tutte le barriere commerciali verso i prodotti cinesi, l'Euro/Renmimbi era andato da 6 a 10-11 (!!!) cioè +70 o +80%. Ovvio che quando la tua valuta sale in modo così drammatico rispetto ad un altro paese poi ti metti ad importare da quel paese. Il differenziale del costo del lavoro è la balla che viene raccontata al popolo per farlo sentire in colpa, ma se ci pensi un attimo mandare delle magliette o altri articoli che costano 9 euro da una città cinese dell'interno a Shangai e poi farla arrivare circunavigando l'Africa per nave ha costi di trasporto e logistica che probabilmente lo compensano, specie da quando il petrolio è andato sopra 70-80 dollari. Esportare dalla Cina alla California costa molto meno, arrivare in Europa per nave vale pena per prodotti tipo un auto Honda o KIA o Toyota o elettronica Sony o Samsung che hanno costi unitari di almeno 50 o 500 di euro o migliaia di euro, non per pezzi di plastica o stoffa da 5 o 8 euro. Quello che contava per esportare in Europa dalla Cina era la svalutazione del tasso di cambio, perchè la Cina esporta beni che hanno pochissimo valore aggiunto, costo unitario bassissimo e su cui i margini di utile sono minimi, tipo 4% e se il cambio sale del 10% e devono abbassare il prezzo per mantere invariato il listino se lo mangiano tutto e vanno in perdita



m.angelini