domenica 9 maggio 2010

Muore la Città

Sono passati quattro anni da quando abbiamo iniziato a scrivere, prima su LIBERA poi SALVA RIMINI, producendo documenti, lanciando allarmi, proposte, denunce circostanziate sul sistema imperante diventato sempre più famelico ed organizzato, antitetico con l'interesse generale. I pochi che hanno cercato di contrastarlo sono stati eliminati(Noi) o comprati(Altri). Nessuno sembra in grado di contrastare questa deriva politica e culturale, stanno organizzando il vincitore della lotteria del 2011, combattuti dallo strabismo incombente, guardare Bologna o Roma. La soluzione più congeniale, collaudata da anni, nelle stanze di compensazione fieristiche, congressuali, fondative, associative prevede la vittoria del centro-sinistra, in caso contrario il pericolo sarebbe l'arrivo al potere di una classe politica che interpreterebbe il ruolo dei vincitori senza spartire niente ed inciuci od operazioni border-line per i bagnini, il timone verrebbe assunto dalla Lega, non abituata al sorgere di grattacieli e moschee di palazzi. L'assunzione a Bologna di Melucci soggiace al desiderio di perpetuare la vecchia politica delle mance turistiche camuffate per Legge e mantenere sotto controllo il territorio. La destra appare meno affidabile, la vecchia sponda garantisce con l'asse che parte da Errani, passa da Melucci, arriva a Gnassi, con le comparsate di Vitali ed il futuro segretario Bernabè, un gioco di sponda con la Fondazione ed il vero Padrone. Muore la Città, non interessa a nessuno, i cittadini elettori saranno la grande speranza, possiamo diventare una piena in grado di travolgere il passato melmoso, ricostruire sarà la vera scommessa da vincere.