lunedì 31 maggio 2010

Pari Mirco

Il Carlino riportava le valutazioni dell'attuale Presidente della Confesercenti e prossimo del Caar ( sempre quelli in giostra), sul futuro della Spiaggia di Rimini. Ha tentato di declinare le assurde richieste dei chioschisti di Ripa e suoi, con ragionamenti ministeriali, da statista. Nel lungo articolo, non siamo riusciti a cogliere un concetto condivisibile tra l'accozzaglia di questioni, un misto di pianti e caserecce analisi. Come si possono vendere a prezzi di mercato i bar se l'unico acquirente è l'attuale concessionario o se il chiosco rimane un'entità separata dalle zone ed i bagnini continuano a rimanere divisi, quale innovazione una simile assurda ed illegittima prospettiva ci può regalare?  Un mischione di auspici e diritti inventati, culminato con l'ennesimo tavolo da apparecchiare, chiunque campi con la politica, avrà capito che a Rimini con questi Signori non si farà mai innovazione, sulla nostra spiaggia le Norme Comunitarie, Ambientali, Demaniali, Edilizie, Sanitarie, Tributarie non valgono, una vera sabbia promessa.