lunedì 21 febbraio 2011

Aspettando

Il Pdl ansioso di perdere come da copione e promessa regionale, si sta trastullando in attesa del sondaggio commissionato a Roma dai vertici del Partito. Rimini e Bologna non sono risultate sedi adatte per dirimere l'annosa questione Renzi, che forte di un suo personale seguito vuole essere il candidato del partito nel quale è in fortissima minoranza. Sono cose che succedono in ogni latitudine che non sia leghista, le beghe le lavano in casa padana, interrompono le trasmissioni disturbanti, nella base l'insoddisfazione è grande per le meline sul federalismo, Bossi non lo discute nessuno, ci mancherebbe, è il Mou della politica. Il sondaggio pidiellino verte su sei personaggi, divisi in due rigorose categorie, i politici come Zilli, Renzi, Lombardi ed i civili rappresentati da Formica, Maggioli, Moretti. Peggio di così non si potevano ridurre, chiunque uscirà da questa affollata  lotteria sarà debolissimo, ognuno dei sei ha uno sponsor locale o nazionale, Pizzolante è stato escluso per averlo perso. In queste condizioni l'unica novità rappresentata da Mario Formica che poteva e può rappresentare una speranza in una competizione con un Nud e Crud titolare di fresca partita iva, viene affievolita, nascosta dietro le beghe di un partito mai nato ufficialmente. Non abbiamo mai assistito ad un tentativo tanto palese di correre per perdere, solo la juve del dopo Auricchio riesce a fare peggio. Sarà una lotta al ribasso, l'unica piacevole novità, anche se non siamo sicuri che sia definitiva e duratura, è l'impegno che Fabio Pazzaglia ha assunto di correre da solo, rappresentare l'unica alternativa al sistema di potere politico interpretato magistralmente da Melucci per conto di Errani. L'occasione storica che aveva l'opposizione la stanno sprecando agganciati ai Piloni del Palas che per essere bonificati sembra abbiano bisogno di un rimedio parlamentare, con le attuali norme non saranno mai in regola. Sono nati bipartisan, verranno sistemati con lo stesso criterio, Lega permettendo.