martedì 1 febbraio 2011

Tutti D'Accordo?

Il Corriere di Rimini ha tentato di entrare nel merito della proposta del Vate Melucci per un accordo con le altre regioni su una Legge Quadro per affrontare unitariamente i Bandi delle Concessioni Demaniali nel 2015. Il nostro amministratore del turismo per conto di Errani, dopo avere ingoiato il rospo europeo che avevano tentato d'aggirare con la Legge Burla di Pasi, cascato da cavallo, con nonchalance, ha affermato che tanto doveva scendere, spostando il tiro su argomenti più importanti: l'indennizzo o chi potrà partecipare ai bandi. Pizzolante sentendosi tradito nello sforzo bipartisan, li ha accusati di non essere seri, non hanno fatto niente, si sono solo accodati alle sue processioni baresi o romane. Litigano, pensando di spartirsi un misero bottino elettorale, noi ci permettiamo d'aggiungere un particolare che diventerà presto importante. Finora abbiamo assistito ad un vergognoso dibattito tra amici/compagni di merende sulla spiaggia, quando il problema diventerà patrimonio di tanti, ci sarà da ridere, a destra e sinistra esistono persone non acquisibili, capiranno il mercatino che si svolge su terreni sabbiosi di proprietà pubblica. Con investimenti a portata di molti portafogli, si guadagna bene, non come una volta, ma rispetto al capitale investito sempre molto e per cinque mesi non si lavora ad una catena di montaggio fiom.  Melucci è stato costretto ad ammettere che l'iter ufficiale sarà rappresentato da bandi con evidenza pubblica almeno nazionale, spostando giustamente il tema sui particolari che possono essere decisivi per le categorie interessate, come indennizzo e riconoscimento dell'attività svolta. Sul primo problema cascheranno molti asini dagli ombrelloni, il parametro del costo d'acquisto non sempre è presente, sarà più giusto e corretto utilizzare quello del reddito. Bagnini e Chioschisti non faranno salti dalla gioia, nella migliore delle ipotesi la cifra, considerando un reddito dichiarato di 10.000 euri x 5 anni ed aggiungendo ombrelloni, brandine e gazebo sanati porterà ad una cifra vicina ai 100.000 euri, lontanissima dalle ultime vendite dell'arenile, accompagnate da almeno tre zeri in più. Su questa soluzione saremmo d'accordo noi e tantissimi cittadini/imprenditori, sicuri che nell'arco di breve tempo avremmo una spiaggia disegnata diversamente, con i famosi stabilimenti balneari, non l'accozzaglia di servizi ripetuti ed abusivi. Facciamo una scommessa, ci giochiamo un Bagno, se abbiamo ragione tra poco il democrat John Mussoni si farà sentire.


P.S.
Segretario Cgil Urbinati i padroni sono solo a Torino? Rimpiangiamo l'assessora.