mercoledì 23 febbraio 2011

Mario Formica

COMUNICATO STAMPA:                     
 Da quando si è fatto il mio nome sulla stampa come possibile candidato sindaco, ho ricevuto molti incoraggiamenti da cittadini comuni e da vari personaggi con responsabilità nella vita civile riminese, ma ho anche ricevuto alcune “amichevoli” premure da parte di chi mi sconsigliava di “scendere in campo” mettendomi in guardia su tutte le possibili difficoltà conseguenti alla candidatura. Considerato che gli incoraggiamenti sono maggiori e sono provenuti da chi dimostrava entusiasmo nel rilanciare la nostra città cambiando il modo di governarla, e che le remore sono invece giunte da chi, per interesse, desiderava in realtà mantenere l’attuale stato di sopore in cui Rimini si trova, ho deciso di rompere ogni indugio e di dichiarare ufficialmente la disponibilità a mettermi a disposizione  come  ‘’Civico’’ a Sindaco della mia città. Ovviamente ho con me un nutrito numero di amici estranei alla politica che mi sosterranno in questo intento, ma siccome il mio non vuole essere un tentativo velleitario ma un concreto impegno per arrivare davvero a dare un nuovo governo e nuova speranza a questa città, non voglio  candidarmi in antitesi ai partiti che in questi anni hanno rappresentato l’opposizione a Rimini, ma assieme a loro, aggiungendo al loro lavoro l’entusiasmo e la voglia di cambiamento dichiarata da molti Riminesi. Ribadendo quindi la mia disponibilità  e sciogliendo ogni personale riserva, auspico che le forze politiche, che hanno inizialmente sollecitato un mio impegno, possano trovare coesione tra loro,  riconoscere e sostenere questa disponibilità che nasce da una parte significativa della città, per unire a loro quel pezzo di società civile che ha visto in me un possibile  elemento di novità, di discontinuità e di concretezza amministrativa.

Qualora le scelte della politica fossero diverse, o non consentissero di lavorare ad un unico obbiettivo, mi ritirerò in buon ordine in quanto la mia disponibilità è al servizio di Rimini e di tutti i cittadini riminesi, che desiderano cambiare il governo della città e non già della mia ambizione personale
    
Ho 55 anni, sono sposato con Saide da 33 anni. Abbiamo tre figli, Alessandro, Giampaolo ed Alberto.
Sono imprenditore da 35 anni e nel mio curriculum potrete trovare un dettaglio della mia attività. Nel mio lungo percorso imprenditoriale ho messo in campo tanto impegno e ho avuto tante soddisfazioni: ho conosciuto anche sofferenze e toccato con mano il duro lavoro, che mi hanno significativamente formato. Così, dopo aver superato prove anche molto difficili sia dal punto di vista personale che professionale, mi sembra arrivato il momento in cui cercare risposte alle domande che mi porto dentro, come tutti credo, e in cui chiedermi se è possibile “fare di più” e dedicarmi agli altri con maggiore attenzione ed ancor più al bene comune, che non fosse solo la propria azienda.
Per questo, come dicevo, dopo numerosi inviti che mi sono stati rivolti in questi ultimi mesi da più parti della società civile, ho deciso di dedicare un periodo della mia vita ad una nuova esperienza, un’esperienza rivolta alla città in cui mi sono formato, la città dove ho conosciuto mia moglie e dove sono nati i miei tre figli. Ho scelto quindi di dare la mia disponibilità, come civico ed espressione della società civile,  alla candidatura a Sindaco della Città di Rimini. E’ una città che amo, che ho imparato ad amare a che vorrei amare sempre di più. Mi ha dato tanto in termini di affetti famigliari, di soddisfazioni, di amicizie vere e consolidate. Vorrei restituire quel tanto che ho ricevuto con il poco della mia disponibilità a rendere questa città più bella, più vivibile, più solidale, più attenta ai bisogni delle persone e delle famiglie, più gradevole, più capace di affrontare le sfide che sono alle porte e dare prospettive ai nostri giovani. Si percepisce a Rimini una voglia di cambiamento, un desiderio di nuovo, una attesa per una nuova stagione di sviluppo culturale ed economico, c’è un disagio latente, anche da parte di coloro che hanno appoggiato i governi della città negli ultimi cinquant’anni.

Mario Formica