Infatti, dalle dichiarazioni rilasciate ai quotidiani locali,
rileviamo che è iniziata la “Fiera delle Modifiche al TRC”, anche nella sede
del partito che ad ogni costo l’ha sempre sostenuto. Tutti, politici e non,
propongono modifiche al progetto e queste, indipendentemente dalla loro bontà, lasciano
chiaramente capire che il TRC, come progettato, non piace a nessuno. Altri
invece, proprio per il tipo di proposte avanzate, manifestano solo la loro completa
ignoranza sul progetto stesso e sugli atti deliberati a corredo. Non conoscono il tracciato, infatti, tanti sono ancora convinti
che il TRC corra su rotaia. Nel Piano Strategico si propone di usare le corsie “esclusivamente
dedicate al TRC” per altri mezzi pubblici, contrariamente a quanto previsto
all’art. 3, comma 1, dell’Accordo di Programma 11 Novembre 2005, ignorando che per
circa 6 chilometri il tracciato è a “corsia unica” e che in tal modo verrebbe
ulteriormente compromessa la sicurezza. Ignorano anche che l’art. 12 dell’Accordo di Programma prevede l’eliminazione
del Filobus. In una dichiarazione riportata sulla Voce di Rimini del
12.02.2010, lo stesso prof. Campos Venuti, chiamato per redigere il Piano
Strutturale, aveva dichiarato che “il TRC non risolve il problema del trasporto
pubblico e della mobilità a Rimini” focalizzando poi la necessità di studiare
“soluzioni che si propongono di superare il muro della strada ferrata”. n merito al Piano Strutturale, apprezziamo che il Prof. Campos
Venuti abbia tenuto in considerazione l’idea del Comitato (come riportata sulla
Voce del 16.02.2010) di progettare una struttura leggera che, attraversando i parchi
colleghi il casello Rimini Sud con il nuovo Palazzo dei Congressi, il Centro
storico (zona Arco d’Augusto), P.le Kennedy, ecc. Siamo perfettamente d’accordo con il Prof. Campos Venuti, il
vero problema di Rimini è il superamento della barriera ferroviaria per il
quale riteniamo sia necessario e urgente investire anche molte risorse al fine
di consentire fluidi collegamenti mare-monte o viceversa. In questo senso noi riteniamo che, se veramente “c’è la volontà
politica” dichiarata da Lino Gobbi e non è solo “campagna elettorale”, il
“tavolo delle infrastrutture in merito al TRC” - che fiduciosi attendiamo - sarà
l’occasione per dare le indicazioni che possano consigliare ai politici un radicale
cambiamento di rotta, destinando possibilmente le risorse stanziate per
realizzare progetti più necessari, come ad esempio la sistemazione
dell’impianto fognario al fine di far cessare “l’oggetto sociale” del Comitato
“Basta merda in mare”. Per una riviera che pretende di
essere la capitale europea del turismo, questa è una bella “macchia”.
Walter Moretti
Comitato “Rimini Città Unita”
Rimini, 19 febbraio 2011