sabato 19 febbraio 2011

Trc Soldi e Dubbi


Incredibile, ora, più dei soldi del Governo, sono arrivati numerosissimi i dubbi.

Infatti, dalle dichiarazioni rilasciate ai quotidiani locali, rileviamo che è iniziata la “Fiera delle Modifiche al TRC”, anche nella sede del partito che ad ogni costo l’ha sempre sostenuto. Tutti, politici e non, propongono modifiche al progetto e queste, indipendentemente dalla loro bontà, lasciano chiaramente capire che il TRC, come progettato, non piace a nessuno. Altri invece, proprio per il tipo di proposte avanzate, manifestano solo la loro completa ignoranza sul progetto stesso e sugli atti deliberati a corredo. Non conoscono il tracciato, infatti, tanti sono ancora convinti che il TRC corra su rotaia. Nel Piano Strategico si propone di usare le corsie “esclusivamente dedicate al TRC” per altri mezzi pubblici, contrariamente a quanto previsto all’art. 3, comma 1, dell’Accordo di Programma 11 Novembre 2005, ignorando che per circa 6 chilometri il tracciato è a “corsia unica” e che in tal modo verrebbe ulteriormente compromessa la sicurezza. Ignorano anche che l’art. 12 dell’Accordo di Programma prevede l’eliminazione del Filobus. In una dichiarazione riportata sulla Voce di Rimini del 12.02.2010, lo stesso prof. Campos Venuti, chiamato per redigere il Piano Strutturale, aveva dichiarato che “il TRC non risolve il problema del trasporto pubblico e della mobilità a Rimini” focalizzando poi la necessità di studiare “soluzioni che si propongono di superare il muro della strada ferrata”. n merito al Piano Strutturale, apprezziamo che il Prof. Campos Venuti abbia tenuto in considerazione l’idea del Comitato (come riportata sulla Voce del 16.02.2010) di progettare una struttura leggera che, attraversando i parchi colleghi il casello Rimini Sud con il nuovo Palazzo dei Congressi, il Centro storico (zona Arco d’Augusto), P.le Kennedy, ecc. Siamo perfettamente d’accordo con il Prof. Campos Venuti, il vero problema di Rimini è il superamento della barriera ferroviaria per il quale riteniamo sia necessario e urgente investire anche molte risorse al fine di consentire fluidi collegamenti mare-monte o viceversa. In questo senso noi riteniamo che, se veramente “c’è la volontà politica” dichiarata da Lino Gobbi e non è solo “campagna elettorale”, il “tavolo delle infrastrutture in merito al TRC” - che fiduciosi attendiamo - sarà l’occasione per dare le indicazioni che possano consigliare ai politici un radicale cambiamento di rotta, destinando possibilmente le risorse stanziate per realizzare progetti più necessari, come ad esempio la sistemazione dell’impianto fognario al fine di far cessare “l’oggetto sociale” del Comitato “Basta merda in mare”. Per una riviera che pretende di essere la capitale europea del turismo, questa è una bella “macchia”.

Walter Moretti

Comitato “Rimini Città Unita”

Rimini, 19 febbraio 2011