mercoledì 16 febbraio 2011

Social Network

La prezzemolina Petitti dopo avere imperversato con esternazioni su terreni ostici per una fortunata dilettante alla lotteria del consiglio comunale, si è superata consigliando di trasformare i quartieri morenti in social network, permettendo ai pargoli democrat di usare strumenti più vicini alle loro infantili capacità. Il massimo dell'espressione politica raggiunta dalla new age sono i volantini per la chiusura della Palata non per l'acquisto del Seminario e chiedere il voto per il legittimo ma non unico erede del Disastro Rimini come Città, per la squadra, almeno le responsabilità le hanno divise. Mattia Morolli, a dispetto dell'abusato cognone viserbese, si distingue dall'altro senza molti sforzi, ha lanciato un accorato appello per non disperdere un patrimonio politico, culturale, sociale rappresentato dall'esperienza decentrata. Siamo da sempre d'accordo, sono diventati inutili perchè ostacolavano con il loro piccolo potere ostativo l'avanzata minacciosa ed inarrestabile del cemento, venivano delegate espressioni minori dell'amministrare come sport e cultura, i mattoni ed il territorio erano terreni di caccia riservati al Centro del Potere, che non risiede nella sala angusta del Consiglio Comunale. A noi risulta simpatico Mattia, non ha mai fatto appelli etici da scambiare con un posto, lavora per il partito come una volta, sempre sul pezzo, una sana e commovente ingenuità lo rende gradevole, non sarà candidato, lo conoscono in troppi, è pericoloso, lavora..