sabato 5 febbraio 2011

Lo Stopper

Gnassi Stoppa Ravaioli, il quotidiano cittadino più premuroso con i democrat, locandineggiava il risultato di una fantomatica partita con i mattoni.  Nud e Crud avrebbe impedito con una mossa alla Materazzi che una vecchia mezz'ala scartina, facesse un gol clamoroso con i Project. La fantasia dei sostenitori per necessità non per convinzione, supera ogni limite, un titolo avatar per uno in grado al massimo di mettere il lucchetto alla stupenda bicicletta firmata Vate. Da vecchi del mestiere mai diventati escort di questa masnada, interpretiamo la dichiarazione del candidato più debole della debolissima storia della sinistra riminese, come il tentativo d'accaparrarsi i voti e l'alleanza con Sel, non sono sufficienti le garanzie di Giovagnoli, ha paura che una persona seria ed onesta come Fabio Pazzaglia tenga duro, si presenti da solo, correndo il rischio di indurre alla disperazione il Pdl e costringerli a vincere. Per convincere i due riottosi che rimangono, è costretto a rimandare l'inaugurazione dei bigoli sul mare, a dispetto delle spinte che provengono da Bologna, potremmo continuare affermando una verità che nei resti del partito conoscono tutti: a queste oscenità urbanistiche non è estraneo, partecipava a tutte le riunioni, prendendo appunti su quello che ordinava il Vate/Vice, intervenendo per ultimo e parlando della Palestina. La sua invenzione chiamata Forum del Piano Strategico, utile come le pecore degli intervalli televisivi, è servita per prendere tempo, sfornare le ultime 88 varianti e la cascata di comparti, targati moralizzatore di costumi urbanistici. Le notizie che abbiamo su questo versante, in altre località avrebbero portato alla denudazione, il programma prevede 4/5 interventi che neanche la nostra fantasia perversa poteva immaginare, avevano tentato di farli passare in un recente passato, nonostante lo stomaco allenato, li avevano ritirati, se lo fanno ora, sanno di essere coperti e sicuri. Il Piano Strategico, a detta degli inventori doveva essere qualcosa d'immediato, concentrato su interventi precisi, i cosiddetti luoghi d'eccellenza, ha finito per diventare un momento di riflessione più ampia, decretando che a Rimini servono più fogne e strade non grattacieli, non era previsto negli accordi che qualcuno pensasse con la sua testa. Invece di chiudere questa ennesima patacata, che La Voce è costretta a propinarci a rate, è stato strumentalmente trasformato in un Piano d'Indirizzo del redigendo Piano Strutturale, diventando un festival dell'ovvietà, un accordo sterile su principi astratti o per opere grandiose senza riferimento economico. La dimostrazione è data dal fatto che appena si è messo mano al Piano Strutturale in termini concreti, sono partite bordate pesanti da tutte le parti e le grandiosi opere pubbliche ridimensionate, gli schiaffoni non hanno tardato ad arrivare, iniziando da Peri, ha fatto capire che la Complanare è più lontana di quanto pensiamo, anche Hera su fogne e scarichi a mare, con la solita strategia ha spostato il pallino più avanti. Tornando a Gnassi e pensando a quello che serve a Rimini, si può comprendere quanto quest'uomo/ragazzo sarebbe/sarà il Sindaco meno indicato, un'essenza di comportamenti privi di contenuti, cresciuto ed allevato nel protetto palcoscenico dove la differenza la faceva chi la raccontava meglio, non ha mai convinto nessuno. Se ci vuole smentire basta che affermi che Grattacieli e Resort sono cassati, dando un colpo definitivo(?) al padrinaggio politico di Melucci. Non ci crediamo neanche se li vediamo menarsi, avrebbe potuto esprimere un concetto anche banale sulla cascata di varianti, secondo noi Maurizio non lo avvertiva neanche.