martedì 22 febbraio 2011

Donne in

L'articolo del Segretario Comunale Pd Petitti Emma, contiene la rancida conserva della vecchia politica in un barattolo fintamente nuovo. L'uscita, con la tempistica del defunto Pci, segue i manifesti ed il programma di Fabio Pazzaglia che chiede voti contro Nud e Crud Company e sponsor bolognesi, affermando di rappresentare la vera alternativa al potere democrat. La morosa di Tonino assieme al capogruppo(?) ha rappresentato in consiglio comunale questa amministrazione, assecondando ogni variazione urbanistica, culturale, patrimoniale, scolastica. Dopo avere difeso, forse senza capire fino in fondo, scelte scellerate, ha sciorinato la rubrica telefonica di casa con partitini/famiglie da quattro persone, tutti assieme non eleggono un consigliere. Pazzaglia se non si fa abbindolare, diventerà un vero pericolo elettorale, ci chiediamo come uno di sinistra anche moderata, che non abbia rapporti familiari, professionali o strutturali da difendere possa votare Gnassi? Questo è chiaro anche alla Emma, il tenore dell'articolo sul giornale intimo lo conferma, paura di perdere voti e Comune. Non bastano a rincuorare le notizie dall'altro fronte, la partita è aperta, nessuno sa come si comporteranno i cittadini, la massa degli indecisi è enorme, solo il Pdl affida al telefono amico le sorti della politica in Città, invece d'affondare la lama nel burro democrat . Per quanto riguarda l'oggetto misterioso Idv, dobbiamo rimarcare un'assenza totale nel dibattito politico, fortemente quanto silenziosamente presenti nelle giunte disponibili, hanno votato tutto e di più, ci chiediamo con quale faccia andranno a chiedere voti protestatari. Il compito è stato assunto da Sel, giusto che prenda anche i consensi, nelle strategie di casa Gobbi i due partiti erano dati come scontati alleati,  perchè i dipietristi mastelliani non si alleano con Pazzaglia? Il vostro leader usa una fraseologia per quanto carente e ripetitiva, di chiaro stampo massimalista, sarà la rivalità con l'altro magistrato in aspettativa, ma i toni sono da lotta continua ritardata. I preamboli etici su carrierismo e desiderio di poltrone, in bocca alla graziosa Segretaria suonano male, qualcuno potrebbe rivolgerle qualcuna delle dieci domande di moda per gli adoratori di Repubblica, tra la partenza e l'arrivo, per l'Emma c'è un dislivello talmente fortunato da apparire sospetto. Lasci perdere le solite manfrine programmatiche sulla macchina comunale, l'avete ridotta come la Città che amministrate, una delle tante ragioni per separarsi con rancore.