martedì 8 febbraio 2011

La Palata

Abbiamo letto allibiti sul Carlino le frasi del Vate Melucci interrogato (?) sulla Passeggiata al Molo. Per scaricare le responsabilità afferma che del progetto non era a conoscenza, liquida in termini banali i problemi dello scarico e trasporto degli inerti, affermando che la soluzione al Porto di Ravenna per l'Impresa era troppo onerosa, va bene così. Noi al posto del povero giornalista, avremmo chiesto delucidazioni sull'iter burocratico della progettazione, non per cercare capri espiatori, ma per capire se fosse follia od una esigenza reale. Nel caso del pedone investito, senza scomodare terrorismo o norme doganali, chi si trova nel posto sbagliato il mezzo od il camminatore? Domande semplicissime, quasi ovvie, le avrebbe fatte perfino il Sito di Casa, per l'ammiraglia dell'informazione riminese esistono dogane invalicabili, Melucci è off shore. Il Prefetto ed il Comandante del Porto sono i cattivi della commedia, vogliono vietare la passeggiata ai riminesi, sembra davvero che la Città abbia perso anche il senso della misura. Non vogliamo insegnare niente a nessuno, sarebbe bello che i diretti responsabili chiedessero a questi politici/amministratori quale sia la destinazione di questo ambito portuale, nel caso di una malaugurata disgrazia troveremo le bindelle come sulla Spiaggia degli Abusivi, difficile pensare possano condonare anche questa,