mercoledì 16 febbraio 2011

Ci Conosciamo

Maurizio Melucci, ci conosciamo bene, sappiamo che il poco accaduto in questa città negli ultimi dodici anni è opera tua. Non vogliamo rivolgere una critica su nessuna scelta in particolare, ma chiederti  se ogni tanto rifletti sui danni che la tua conduzione politica ha arrecato, assecondando l'anarchia costruita su due facce della stessa medaglia: distruzione totale del tessuto sociale e l'ossequio di ogni tipo di potere forte. E' servita per legittimarti, una scorciatoia seguita per sopperire alla mancanza di consenso popolare che ha determinato il casino nel quale viviamo. Niente di nostalgico o personale, un semplice ragionamento politico con l'unica persona che riteniamo responsabile ma almeno in grado di capire. Carim e Palas sono prove certe, testimonianze inconfutabili da rito ambrosiano talmente abbreviato da imporre elezioni con un sano tutti a casa. Ermeti smentisce il Sindaco, Mantuano dei piccoli alberghi vuol fare condomini, le cento versioni del porto e della palata, quattro commercianti che fregandosene della sicurezza  vogliono la circolazione di comodo, i bagnini più conservatori chiedono un Grattacielo per innovare le loro zone, una mancanza voluta di programmazione lascia al piccolo cabotaggio ampio spazio, non esistono più termini etici come l'interesse generale. Quando si sostituisce un Piano Spiaggia frutto di lavoro concertato per anni, sostituendolo con un unico articolo che sana il passato e permette impunità per il futuro, bestemmiando, uno vorrebbe essere nella patria della Ilde. Quanti tavoli, sedie, poltrone avete imbandito sulla mobilità per rimanere la Città più infelice per ogni obbligatorio spostamento. Sei stato grande e forse inimitabile interprete di questo governo lungo dodici tragici anni, dobbiamo riconoscere che sul Piano Strategico ti sei superato, ci sono cascati tutti, un giornale continua sempre più sommessamente a pubblicare le Favole di Esopo a rate, costretto dai promoter ciellini. Arriviamo alla sintesi, chiunque voglia assumersi la responsabilità di costruire un futuro alla Città, deve prima liberarsi del passato, concedere questa chance nelle mani di Gnassi o Renzi significa non tentare il riscatto, non vediamo nessun Cincinnato, a meno che Formica non sorprenda anche noi, molto difficile, poi c'è la Lega....