domenica 3 giugno 2018

Non vi resta che piangere

E' passata anche la Festa della (Terza) Repubblica. Nel cielo del (vecchio) centrodestra di Bellaria si sono levate le frecce tricolori con molto..gialloverde. Uno spettacolo bellissimo, come leggere le prefiche del Pd piangere sui voti persi. Nella parata romana c'era tutto il governo del cambiamento. Mattarella è tornato al suo ruolo di arbitro costituzionale, dopo avere fatto un pò (troppo) il Collina della politica. E' finita bene, deve cominciare benissimo. Ai pochi avversari senza voti è rimasto lo spread nelle mani. Dovete però ricordare gli articoli, le minacce, le ironie merkeliane che ci hanno invaso (ancora) con la prepotenza del creditore. L'Europa non sarà più la stessa. Dispiace per i tanti (Zerbini) abituati a servire messa in tedesco. Anche il mio amico Nero si è calmato, i suoi titoli sono al sicuro. La cosa che rallegra è sentire che la coalizione giallo-verde deve essere usata per scardinare il rimanente dominio piddino. A Rimini resistono ancora dietro Gnassi. E' il loro fronte, un lungomare che però si sta sgretolando. Non conosco i comandanti leghisti ma qualcuno potrebbe arrivare a pensare che esiste una maggioranza tanto anomala quanto stupida. Il Patto Civico fondato sul demanialismo d'accatto a quale funzione obbedisce? Non aspettate che ve lo dica il Carlino o l'altro giornale in cooperativa..piddina. E' iniziata la campagna elettorale per terminare la rivoluzione. Nel prossimo anno si dovrebbe concludere la conquista dell'intero territorio emiliano e romagnolo. Ci sono (troppe) vicende giudiziarie in sospeso o dilatate (troppo) nel tempo. Il nuovo ministero della giustizia sembra disegnato da Travaglio, ne vedremo delle belle. Il centro del potere economico, politico, associativo (?) chiamato volgarmente Fiera sta cambiando i connotati padronali. Vedere il grande Lorenzo passeggiare con i nipotini sancirà la fine della (difficile) rivoluzione riminese. Gnassi si è sistemato con le passerelle.
PS Per fare qualche titolo vi basta Fontana