lunedì 25 giugno 2018

La Chiudiamo

Chiedo se posso trovare spazio presso il blog, per chiudere questa antipatica polemica che si è creata fra il sottoscritto e lo chef Bottura. Egli si sarebbe risentito per quanto ho scritto qualche giorno addietro sulla manifestazione "Al mèni". In effetti le mie critiche a detta (ma come la vogliamo chiamare... "kermesse"?) manifestazione erano soltanto en passant, in quanto m'interessava, per chi abbia voglia di leggere il post, parlare d'altro. Ma visto che Bottura credo abbia fatto una piccata replica sul suo blog o non so dove, qualificandomi come "uno che non saprebbe farsi un uovo al tegamino" chiedo il diritto di replica. E le parole del barbuto chef mi fanno sorridere, poiché certamente essendo lui il nr. 1 al mondo 2018 non c'è gara, però nemmeno può permettersi di dire una cosa simile, anche se capisco il risentimento in quanto "Al mèni" è presentata come "Un'idea di Massimo Bottura". Non c'è gara, certo, ma un piatto di pasta, forse non ci prendo con il sale, lo so fare. Cuocere una bistecca... nel padellino, girare la piada fatta in casa appunto "s'al meni", cuocere le costarelle sulla carbonella; altra galassia evidentemente rispetto alle raffinatezze dell'haute cuisine dello chef modenese, ma me la gioco insomma in cucina, pasta al pesto... patatine fritte... l'insalata li so fare, dunque non sono un analfabeta culinario diciamo. E intendo scusarmi se l'ho offeso anche perché "al mèni" scambio di lettera diventa " (me al quel chi lé) al meìn!" ossia lo meno, e non non vorrei buscarle da Bottura o da uno dei suoi bodyguard. Allora vengo al merito, io non capisco la natura... "spuria" di questa manifestazione, mischiare Fellini, il Solstizio d'estate, i vegliardi ricchissimi che si aggirano nei pressi del Grand Hotel e tipicamente visitano quel curioso tendone, l'haute cuisine con un'espressione che evoca la cultura contadina diciamo così in ambito culinario, come l'espressione rubata all'immenso Tonino Guerra "al méni", la promozione turistica, la Regione, la sfilata dei politici locali che si suppone a differenza degli altri visitatori, non paghino un centesimo se s'ingozzzano, etc. etc. etc. Per altro da noi è assente come può esserci... in Piemonte una tradizione di queste genere, di gourmet, slow food etc., anche se esistono strutture, iniziative anche qui in quanto oggi come tutti vedono il cooking ha pervaso ogni ambito. Sostanzialmente sono stati contestati poi i costi a carico del Comune a beneficio per il 70% di associazioni di chef e gli affidamenti diretti senza appalto per l'allestimento. Il tendone è suggestivo, un po' kitsch forse, comunque meglio di niente, meglio di un calcio nei maroni come si dice, questa kermesse di un paio di giorni (mentre per esempio in fiera c'è un evento sportivo importante totalmente ignorato, faccio notare) s'inserisce comunque nella liturgia delle manifestazioni a marchio rimining che non deve avere soluzioni nella sua continuità, a breve ci sarà la Molo etc., cosa su cui ognuno avrà la sua opinione. Aggiungo due parole su Bottura. La sinistra sembra avere un feeling particolare coi cuochi, sarà per il detto "compagno, tu lavori..." non lo so ma per esempio i fasti di Bottura oggi (che disse che se ne sarebbe andato in Usa se all'ultimo referendum avesse vinto come ha vinto il no), sono i fasti di Vissani alla corte di D'Alema ieri; domani passerà ad un altro lo scettro del cuoco di sinistra (si fa per dire con quello che costano i suoi menù). Comunque fa piacere avere a Rimini un personaggio di quel calibro in termini di notorietà con alcune ulteriori precisazioni. Bottura non è come vuole la vulgata (e speriamo c'u'n mèin) "il cuoco numero 1 al mondo 2018" pur congratulandoci per l'importante riconoscimento, bensì il suo ristorante per la seconda volta ha vinto questo titolo nell'ambito di un premio i cui sponsor sono l'acqua San Pellegrino e l'acqua Panna (italiane), ambedue passati da tempo al gruppo svizzero Nestlé, e premi assegnati da un periodico specialistico UK che tira 16.000 copie, fra altri premi che sono assegnati da altri soggetti ad altri chef e ristoranti non-Bottura, in questo mondo dei gourmet, della cucina, dell'alta cucina, dei golosi genericamente intesi (ma fatevi il colesterolo poi smettete de' magna', scusate). E i primi 10 migliori ristoranti (non chef) di questo ranking "mondiale" sono tutti fra Italia, Francia e Spagna ossia verosimilmente dove la Nestlé è maggiormente presente. Un mondo difficile, spigoloso quello della cucina, delle guide, dei premi etc. un mondo fra verità e menzogna, recensioni contro-recensioni, le stelle sulle guide, le comprensibili gelosie fra chef, gli interessi miliardari,etc.etc.etc. (segnalo, mi viene in mente, un'ottima pellicola di molti anni fa ormai su questo ambiente, fra le poche, e con un cast notevolissimo: "Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi del mondo" per chi non l'abbia vista). Quindi onore a Bottura per un riconoscimento che comunque c'è, e non ci sarebbe neppure bisogno di premi, si sa. Bottura che tuttavia dice che dedica la vittoria all'Italia ma fa studiare i figli in università Usa pur avendo l'Università di Modena e Reggio a casa e l'Alma Mater così blasonata a due passi (dunque un'italianità ostentata ma non nei fatti come tutti quelli che possono permetterselo, viva l'Italia ma istruzione, sanità e casa: N.York). In somma ci sono tante mezze verità e ribadisco questa manifestazione non ha un'identità netta, è una delle mille in cui fanno tappa i fissati del cibo, che forse inizia ora ad accreditarsi e connotarsi come tale e questo è positivo ma resti una fra mille. E non vedo l'opportunità che per riempire un week-end gli alberghi nei paraggi (perché se la facessi a Marebello con pensioni a due stelle o mega alberghi da 30 euro non avrebbe impatto) che il Comune si esponga per 200.000 euro, con la solita storia riminese di girare soldi pubblici a favore della lobby degli albergatori, anche se parliamo di cifre che paragonate a ben altre spese di milioni fatte a cazzo,  tutto sommato avere Bottura e tutto l'ambaradan di chef 200.000 è a buon mercato. 
Zobeta.