sabato 23 giugno 2018

CS Confesercenti Santarcangelo

Negli ultimi venti anni la nostra Amministrazione non ha permesso l’apertura di grandi superfici commerciali sul territorio comunale ed i commercianti hanno apprezzato e condiviso la scelta fatta che permise così il proliferare del commercio diffuso del nostro centro e dei nostri borghi, al quale poi si è aggiunta una proposta gastronomica di qualità della ristorazione e di ospitali pubblici esercizi. Grazie anche agli investimenti dei commercianti ci troviamo un centro commerciale naturale vivo, frequentato, piacevole e sicuro a disposizione della cittadinanza, della clientela e dei numerosi turisti. Ora per i tanti motivi che vanno dalla crisi economica al calo dei consumi, dal caro affitti ai nuovi modi di fare shopping, che porta il cliente direttamente alla produzione, alle grandi strutture ed alla rete internet, il commercio santarcangiolese è in una fase di sofferenza. I commercianti quindi ora non comprendono questa necessità di edificare altri spazi commerciali, anche solo per "piccoli" supermercati di 1.500 mq., lungo la via Emilia, dove vi sono già esempi di strutture mai decollate. Incomprensibile anche la citazione riportata dalla stampa con la quale il Comune avverte: "Non sarà un nuovo centro commerciale. Saranno vietati negozi di vicinato che possono fare concorrenza a quelli del centro".!!?? Confesercenti auspica un processo di qualificazione dell’asse della statale Emilia, con piste ciclabili ed accessi decorosi alla città, ma nel tempo stesso richiede attenzione per le zone centrali dove vi è un’alta concentrazione di attività, occupazione, interessi ed esigenze. La nostra Associazione ha partecipato ai lavori dell'assessorato per la stesura del nuovo corposo regolamento che tratta varie tematiche, dall'uso del suolo pubblico, ai dehor, le tende esterne, le insegne e gli arredi urbani. In questa sede abbiamo sollevato diversi dubbi ed esposto alcune osservazioni riguardo i nuovi colori delle tende dei negozi, ma sopratutto sulla loro installazione che, come da indicazioni della sovraintendenza, dovranno essere montate all'interno delle aperture delle vetrine e non sulla parete esterna dei negozi, rendendo il tutto molto oneroso ed inefficace riparo da sole e pioggia. Inoltre, pur condividendo il progetto Citability, riguardo l'abbattimento delle barriere architettoniche, troviamo di difficile applicazione, per alcune attività del centro storico posizionate su vicoli e scalinate, le misure studiate per l’accessibilità con pedane e scivoli. Siamo senz'altro favorevoli ad un nuovo arredo urbano completo di alcuni accessori mancanti ed all'indicazione inerente la sostituzione delle serrande chiuse, indicando l'installazione di quelle a maglia permettendo così di avere vetrine illuminate sulle vie centrali. In definitiva un nuovo regolamento, se fatto rispettare, servirà a dare un immagine piacevole ed ordinata degli spazi comuni ed offrire buona accoglienza ai fruitori del centro commerciale naturale, ma sarà un ulteriore aggravio di oneri per i commercianti che quindi richiedono di prevedere sgravi a fronte dei costi che dovranno sostenere.